De Vincenti (Governo) incontra Pigliaru: con il Patto per la Sardegna in arrivo 277 milioni per tutto il 2017
«Il Patto per la Sardegna è la giusta strategia di sviluppo e crescita economica dell’isola, con la quale si avrà una ripresa complessiva del nostro Paese. L’Italia ha bisogno del Sud e della Sardegna». Con queste parole, il ministro della Cooperazione territoriale, Claudio De Vincenti, ha espresso la sua soddisfazione per lo stato di attuazione del Patto per la Sardegna, sottoscritto a luglio dello scorso anno tra l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.
Il presidente Pigliaru con il sottosegretario De Vincenti a Villa Devoto questa mattina
Per il 2017 sono immediatamente disponibili 277 milioni di euro per gli investimenti su infrastrutture, sanità, ambiente, turismo, occupazione e istruzione. Di questi, 63 milioni sono destinati all’edilizia scolastica, con interventi di riqualificazione e ammodernamento, 23 milioni alla sanità, 15 milioni al completamento della rete ferroviaria e 20 milioni alla rete stradale e alla mobilità. A questi si aggiungono i 45 milioni per gli ammortizzatori sociali, 56 milioni per l’ambiente, 15 milioni per il turismo e 1 milione e 163mila per la pubblica amministrazione.
«Si tratta di soldi disponibili per il solo 2017, ma che poi andranno a crescere fino al completamento di tutti gli interventi previsti dal Patto – aggiunge il ministro durante l’incontro con la stampa a Villa Devoto – Apprezzo molto la serietà e la concretezza del lavoro dell’amministrazione regionale in questa direzione», conclude. Il presidente Pigliaru ha auspicato che l’attuazione del programma dia slancio all’economia, all’occupazione e al prodotto interno lordo. «La cifra stanziata per l’anno in corso corrisponde quasi all’1% del pil della Sardegna», ribadisce il governatore.
Al suo arrivo all’aeroporto di Cagliari Elmas questa mattina presto, il ministro De Vincenti ha incontrato una delegazione della Rsu dell’Eurallumina, la fabbrica di Portovesme che ancora attende il via per la riapertura. Gli operai hanno consegnato nelle mani del ministro un documento che illustra la vertenza dall’inizio sino all’esito della conferenza dei servizi conclusasi l’8 febbraio con vari pareri positivi tranne quello del Mibact. Gli operai hanno inoltre spiegato quali saranno i passi successivi che dovrebbero portare al riavvio della produzione dello stabilimento.