Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Patto per Cagliari, arriva Gentiloni

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2017

Firmerà con Zedda l'accordo per Sant'Avendrace. Previsto anche un incontro con Pigliaru

 

 

Oggi blitz a sorpresa del premier nell'Isola: sarà al liceo Siotto
E a sorpresa, ecco Gentiloni. Oggi a Cagliari, all'improvviso: praticamente un blitz. Il premier che non ama il clamore conferma questo suo atteggiamento in occasione della sua prima visita in Sardegna dopo l'approdo a Palazzo Chigi: una trasferta decisa in un amen, giovedì, mentre era a Roma il sindaco Massimo Zedda. Perché il motivo dello sbarco del presidente del Consiglio è strettamente cagliaritano: a mezzogiorno, al liceo Siotto, firmerà con il Comune l'intesa che avvia una grande riqualificazione di Sant'Avendrace, un masterplan da 18 milioni.
Il premier avrà anche altri incontri, anzitutto col governatore Francesco Pigliaru. Non è però una visita dedicata alla vertenza Stato-Regione. Ma per un importante vertice su quel tema basterà aspettare altre 48 ore, visto che lunedì lo stesso Pigliaru riceverà a Villa Devoto il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti, per verificare l'attuazione del Patto per la Sardegna firmato con Renzi.
IL BLITZ Sembra difficile da credere, ma la visita di Paolo Gentiloni è stata davvero organizzata quasi all'ultimo momento, e rivelata ancor più tardi. Tutt'altra strategia comunicativa rispetto all'onnipresenza molto social del predecessore. In ogni caso un bel risultato per Zedda, che potrà annunciare il via libera ottenuto dal governo nell'ambito di un più ampio bando da mezzo miliardo di euro, destinato alle periferie urbane di tutta Italia.
L'ok in realtà era già noto al sindaco da quando, alcune settimane fa, la Gazzetta Ufficiale aveva consacrato Cagliari tra le prime 24 città (su oltre 120). Oggi si svolgerà solo la cerimonia ufficiale della firma, e qui il capoluogo regionale è addirittura il primo Comune d'Italia a siglare la convenzione. La scelta del liceo Siotto è doppiamente simbolica: perché fare tappa in una scuola dà sempre l'idea di un investimento sul futuro e sulle migliori energie, e perché è un luogo baricentrico rispetto all'area Sant'Avendrace-San Paolo, che sarà interessata dall'intervento.
IL PIANO Le opere riguarderanno anzitutto la viabilità (non solo delle auto: sono previsti nuovi marciapiedi e piste ciclabili) e l'illuminazione pubblica. Verrà inoltre riqualificato l'ex mattatoio di via Po, mentre nella parte attorno a via San Paolo nascerà un parco urbano, con la sistemazione dei campi da calcio già esistenti ma anche la realizzazione di nuovi spazi per altri sport (si parla di rugby e baseball). Il piano è stato predisposto l'anno scorso dall'assessorato comunale all'Urbanistica guidato da Francesca Ghirra, prima di passare al vaglio del governo e rientrare così tra quelli finanziati dal “bando periferie”.
GLI ALTRI IMPEGNI Sull'incontro tra Gentiloni e Pigliaru resta ancora qualche margine di incertezza relativo a tempo e luogo, l'unica cosa certa è che un colloquio tra i due ci sarà. Non poteva essere diversamente, anche per galateo istituzionale. Si è parlato di un appuntamento in aeroporto, poi a Villa Devoto (ipotesi che ora sembra esclusa). Subito dopo l'atterraggio a Elmas, di sicuro, il premier vedrà i tre segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil.
I temi saranno gli stessi, sia nel confronto con le parti sociali che in quello con il presidente della Giunta. Per quanto informale, il faccia a faccia con Gentiloni servirà a Pigliaru per ricordare le tante questioni aperte tra lo Stato e la Regione, a partire dalle recenti rivendicazioni nate dal taglio dei fondi per gli enti locali e dai maggiori costi imposti dalla legge di stabilità per garantire i servizi sanitari.
CON DE VINCENTI Lunedì mattina invece sarà assolutamente ufficiale l'incontro tra Pigliaru e De Vincenti: il ministro arriverà a Villa Devoto nella veste di coordinatore del Comitato di indirizzo e controllo per la gestione del Patto per la Sardegna. Una prima verifica sull'attuazione degli accordi siglati a luglio: allora c'era Renzi, ora non c'è più, ma quelle promesse devono essere comunque mantenute.
G. M.