La gara internazionale del 2019, che assegnerà le nuove concessioni dei servizi, un mese fa ha animato lo scontro politico in Consiglio comunale. Piergiorgio Massidda, leader dell'opposizione, aveva evidenziato «il rischio che il Ctm possa perdere il confronto con importanti competitori stranieri nella gestione del servizio del trasporto pubblico». Sotto accusa anche l'età media dei bus dell'azienda e la mancanza di programmazione in vista della gara d'appalto internazionale.
La replica del Pd non si era fatta attendere. Il capogruppo Fabrizio Rodin, Davide Carta e Fabrizio Marcello, avevano invitato l'opposizione a «evitare allarmismi ingiustificati, perché il Ctm ha ancora una flotta tra le più giovani d'Italia». Ma anche gli esponenti del Pd in Consiglio comunale avevano invitato la Regione «a cambiare registro. Dei 20 milioni di euro ricevuti dallo Stato, neanche un centesimo è andato all'azienda della Città metropolitana».