Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti e gomme, la 131 è una lunga discarica

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2017

Diana (Corpo forestale): facciamo centinaia di verbali all'anno

 

Buche, asfalto a brandelli, avvallamenti. Ma non solo. Anche immondezza, gomme e elettrodomestici abbandonati nelle piazzole di sosta. La statale 131, dal nord al sud della Sardegna, non è solo una via crucis per gli automobilisti, è anche un vergognoso percorso a tappe di inciviltà e scarsa sensibilità ambientale. L'abbandono di rifiuti rimane un'emergenza. Nonostante Comuni, Corpo forestale e Anas facciano di tutto per combattere il fenomeno. «L'abbandono indiscriminato di rifiuti si accentua nel periodo estivo», concordano Andrea Santucciu e Alberto Urpi, sindaci di Marrubiu e Sanluri, che si affacciano sulla Carlo Felice. «Serve subito un osservatorio fra Comuni, Anas e Regione per interventi concreti come un progetto di videosorveglianza», ha suggerito Santucciu, «l'episodio più vergognoso nel nostro territorio una discarica quattro anni fa all'altezza di Sant'Anna. Allora abbiamo provveduto alla bonifica con operai comunali e una cooperativa sociale. Ma i continui tagli della Regione oggi rendono questi interventi sempre più complicati».
D'accordo Urpi: «Già siamo oberati per dover ripulire continuamente il tratto della ex Carlo Felice, piena di buste e rifiuti di ogni genere. Ripuliamo, ma pochi giorni dopo è di nuovo una discarica». Per i due sindaci è soprattutto «un problema di coscienza civile dei cittadini». Dello stesso parere Gavino Diana, comandante regionale del corpo forestale: «Centinaia di verbali l'anno. Dopo segnalazioni sistemiamo telecamere, che talvolta vengono rubate. Non basterebbero neanche pene più severe. È proprio un problema di coscienza». Anche l'Anas fa la sua parte. Col programma nazionale #strade pulite, nel 2016 ha speso 500 mila euro per raccolta e smaltimento dei rifiuti nelle strade sarde. Ma tutto questo ancora non basta.
Antonio Pintori