Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Alloggi colabrodo oramai invivibili»

Fonte: La Nuova Sardegna
23 maggio 2008

La protesta della circoscrizione di Is Mirrionis per le case di via Podgora, via Castelli e via Codroipo



Marisa Depau: sì alle ristrutturazioni, ma occorrono anche nuovi appartamenti





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CAGLIARI. La circoscrizione di Is Mirrionis è sul piede di guerra. La commissione ai Lavori pubblici domanda le ristrutturazioni interne alle abitazioni di via Podgora, via Castelli, piazza Medaglia Miracolosa e via Codroipo. «Non sono stati effettuati gli urgenti lavori richiesti - si legge nella richiesta di intervento indirizzata al Comune - e permane la grave situazione igienico-sanitaria negli alloggi, benchè sia stata preceduta da interventi di ristrutturazione esterna». Ma quali sono i problemi? «Infiltrazioni d’acqua, mancanza di lavelli nei bagni, barriere architettoniche per disabii (negli ingressi e nei bagni), problemi agli scarichi e alle condutture ecc. «Questi i problemi più urgenti che abbiamo riscontrato nei nostri numerosi sopralluoghi come commissione ai Lavori pubblici», spiega il presidente Nicola Montixi. «Il comune e gli uffici competenti - continua Montixi - hanno la lista esatta dei domicili e dei problemi... A questo punto ci chiediamo ancora una volta se a Cagliari esistano cittadini di serie A e di serie B e se via Podgora, via del disagio con alti tassi di disoccupazione e di degrado, debba subire anche l’onta di un Comune che volta la faccia ai suoi abitanti, tranne nei periodi elettorali».
I problemi «sono tanti e lo stato di degrado del patrimonio comunale è noto - precisa Marisa Depau, consigliera comunale del Pd - una serie di interventi contenuti nel piano triennale del Comune si propongono di agire sul recupero». In particolare vi sono 450mila euro per via Flumentepido, altrettanto per via Sanna (a Santa Teresa, Pirri), un milione e mezzo per piazza dei Granatieri e due milioni e mezzo per le ristrutturazioni di via Podgora. «Ma attenzione - spiega Depau - per via Podgora la Regione ha dato l’autorizzazione (dietro richiesta comunale) a stornare i fondi dai sette milioni e ottocentomila che, sin dal 2002, il Comune ha a disposizione per la realizzazione di alloggi. Senza ancora essere riuscito a fare niente». Attualmente la discussione del piano triennale è stata momentaneamente sospesa, dietro richiesta della Depau, «perchè si è avanzata l’ipotesi di demolire una parte degli immobli di piazza dei Granatieri, per poi ricostruirli. Allora prima di intervenire bisogna chiarire che cosa si vuole fare».
Per Depau, però, «se è giustissimo intervenire per il recupero delle case di proprietà comunale: per migliorare la qualità della vita di chi vi abita, dall’altro non bisogna trascurare le centinaia di persone senza tetto. Con questo voglio dire che bisogna anche costruire nuovi alloggi. E su questo punto l’amministrazione sembra non fare niente».
In parallelo sono stati aggiudicati nei giorni scorsi i lavori di riqualificazione del quartiere di Villanova. Si tratta del primo lotto del progetto di risanamento e valorizzazione del centro storico, già avviato con Castello, Stampace e Marina. L’intervento iniziale prevede una spesa di 4 milioni e 200mila euro per la rete dei sottoservizi. (r.p.)