CORSO VITTORIO EMANUELE.
Protestano i commercianti Impalcatura abbattuta dal vento
«Quel cantiere non è sicuro»
Il vento ha abbattuto le transenne che circondano i resti della villa romana scoperta durante i lavori nel corso Vittorio Emanuele II. «Per puro caso non si è fatto male nessuno, ma una persona è stata sfiorata», denuncia Emanuele Frongia, presidente del consorzio dei commercianti del corso: «Da mesi denunciamo questa situazione senza che siano stati presi provvedimenti. Ci siamo rivolti al Comune e ci è stato detto che la competenza era della Sovrintendenza: a quest'ultima abbiamo più volte segnalato il problema e i rischi per le condizioni di quel cantiere, ma non siamo stati degnati di una risposta», attacca Frongia. «Non è possibile - aggiunge - che le sollecitazioni cadano nel vuoto e si debba aspettare un'emergenza per intervenire».
I lavori di rifacimento dei sottoservizi e della pavimentazione che hanno portato alla trasformazione della parte del corso fino all'angolo con via Sassari in una strada pedonale sono terminati. Smantellato il cantiere, sono rimasti recintati i resti di una villa romana riaffiorati davanti al palazzo dell'Ersu.
«Siamo pienamente consapevoli dell'importanza del ritrovamento e degli effetti positivi che la valorizzazione di quel sito archeologico potrebbe dare ai commercianti - conclude il vice presidente della Confesercenti - ma è altrettanto vero che il cantiere non può essere lasciato in quelle condizioni, da tempo ci lamentiamo per i rischi e questo episodio ci ha purtroppo dato ragione».
Marcello Zasso