SAN MICHELE.

Concessa la sospensiva all'impresa, si sblocca la lottizzazione Villette ai piedi del colle:
il Tar dà il primo via libera

Non è ancora una sentenza definitiva ma i giudici amministrativi hanno comunque ipotizzato un esito favorevole del ricorso presentato dall'immobiliare Pregamma srl, con il conseguente sblocco della lottizzazione ai piedi del colle di San Michele ferma ormai da anni. Un'area di grande prestigio perché a ridosso del parco.
IL RICORSO A fare da apripista è stato il ricorso contro il Comune presentato dagli avvocati Benedetto e Stefano Ballero, difensori dell'impresa che intenderebbe costruire una villetta unifamiliare in un lotto della lottizzazione di San Michele, in una strada che si affaccia su via Jenner a metà strada tra l'ospedale Brotzu e il Microcitemico. Il dirigente dello Sportello unico per le attività produttive (Suap), Giambattista Marotto, aveva bloccato l'intervento a luglio dello scorso anno, facendo riferimento all'esito di una conferenza di servizi con la Regione. Il Servizio regionale per la tutela del paesaggio nel corso del tavolo aveva espresso parere negativo alla realizzazione dell'intervento perché la lottizzazione (risalente al 1993) sarebbe stata già scaduta al momento dell'adozione del Piano paesaggistico regionale (il Ppr del 2006). «La convenzione che ha durata di dieci anni», aveva ricordato in conferenza di servizi l'esperto della Regione, «non sarebbe più efficace e pertanto la convenzione, stipulata nel 1993, sarebbe decaduta e l'intervento non realizzabile».
IL TAR A seguito del ricorso, i giudici della seconda sezione del Tar presieduto da Francesco Scano (a latere Tito Aru e Giorgio Manca) hanno concesso la sospensione cautelare, invitando il Comune a riprendere l'analisi del progetto. I giudici hanno fissato il giudizio di merito per il 14 febbraio 2018, nel frattempo la lottizzazione potrà ripartire.
LA MOTIVAZIONE «Il piano di lottizzazione», si legge nell'ordinanza del Tar, «è dotato delle opere di urbanizzazione previste in convenzione e le stesse sono state collaudate dal Comune». Come dire: terminate strade, fogne, illuminazione e servizi, il piano non ha più scadenza e non si possono bloccare le concessioni edilizie perché l'area assume «sostanzialmente le caratteristiche di una zona B». Non solo. L'intervento non risulta in contrasto col nuovo Puc e si trova in mezzo a due zone già costruite («intercluso»): una condizione particolare che - pur con la presenza dei vincoli paesaggistici legati alla presenza del colle di San Michele - consente anche la deroga al Ppr. Sbloccata la prima villetta, dunque, anche le altre potranno essere costruite. In tutto saranno una decina.
Francesco Pinna