Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ora serve una legge per rivedere il settore»

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2017

«I giocatori patologici sono in costante crescita in tutta la Sardegna»: è il grido d'allarme di Nanni Cerina, presidente regionale dell'Assigap, Associazione sarda per lo studio e gli interventi sul gioco d'azzardo patologico. «La provincia di Sassari, secondo le ultime statistiche, è la terza in tutta Italia e la prima nell'Isola. Segue a breve distanza Nuoro», racconta. «Cagliari è messa meno peggio delle altre, e Carbonia-Iglesias risente sempre meno del problema, grazie alle varie campagne di sensibilizzazione nelle scuole portate avanti insieme al Comune», sottolinea. «Tra l'altro la Sardegna è tra le quattro regioni italiane a non essersi ancora dotata di una legge sul gioco d'azzardo, ma certo non stupisce visto che Renzi ha concesso alla nostra Isola di incassare i proventi di quanto viene prodotto nei nostri territori», osserva.
Paradossi e contraddizioni non mancano: «Basta pensare all'idea di ridurre le macchinette del trenta per cento. Lo Stato vuole diminuirle, e su questo non ho niente da dire, però contemporaneamente sta decidendo di classificare i locali con le slot in sala A e sala B: queste ultime sarebbero fuori dalla giurisdizione di Regioni e Comuni, per cui esonerate da eventuali ordinanze che impongono per esempio distanze minime dai luoghi sensibili», polemizza. «È evidentemente un ricatto. Il gioco patologico è purtroppo in aumento, come in costante aumento è l'offerta. Si parla solo di slot machine, ma Gratta & Vinci, lotterie varie e soprattutto i giochi online rappresentano i pericoli maggiori». (sa. ma.)