Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

SCUOLA. Il caso Foiso Fois Corteo funebre per il liceo che non ha casa

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2017

SCUOLA. Il caso Foiso Fois Corteo funebre
per il liceo
che non ha casa

Il corteo funebre attraversa la città: parte da piazza Martiri delle Foibe e si ferma al Municipio. «Siamo in lutto, oggi celebriamo la morte del liceo Artistico», spiegano gli studenti del Foiso-Fois. Circa trecento, vestiti di nero e armati di bara e megafono: scendono ancora una volta in piazza per cercare di salvare la loro scuola e chiedere una sede definitiva, «perché dopo sessant'anni di nomadismo siamo stanchi», commenta Marta Sarais, una delle rappresentanti. «Attualmente siamo divisi tra Cagliari, Pirri e Monserrato, sistemazione inaccettabile tenendo conto che il settanta per cento di noi è pendolare e molti compagni sono disabili», sottolinea.
LO SLOGAN «La nostra situazione è nota da tempo, ma a parte tante promesse non abbiamo ottenuto niente di concreto», interviene Edoardo Gola, altro rappresentante degli studenti. In sottofondo “Savethelac”, lo slogan della loro battaglia senza fine, intervallata dal grido «vogliamo una scuola a regola d'arte», ripetuto di continuo, nella lunga mattinata di protesta. L'ennesima. Anche a ottobre avevano sfilato in corteo sino al Consiglio regionale, riuscendo a ottenere un incontro con alcuni componenti della commissione all'Istruzione. Allora gli venne detto che si sarebbe trovata una soluzione, ma «siamo sempre nella stessa situazione», sottolineano i rappresentanti. «Tante belle parole e nessuna risposta. Abbiamo ottenuto un incontro con il sindaco Massimo Zedda, non è certo il primo, ma speriamo sia quello definitivo». Insieme a loro anche diversi insegnanti, perché la battaglia per avere una sede adeguata prescinde dai ruoli. ( sa. ma. )