Coop sociali sotto accusa
Pagamenti in ritardo, applicazione dei contratti ignorata. Lamentele che i lavoratori delle società che hanno in appalto i servizi esterni del Comune, ieri pomeriggio hanno portato in via Roma, davanti a Palazzo Bacaredda.
«Stiamo parlando di quasi duemila persone - sottolinea Giorgio Pintus, segretario generale della Cgil funzione pubblica - che vivono costantemente questi problemi. Vorrebbero un lavoro decente, retribuito come da contratto». Al Comune chiedono un incontro e l'apertura di un tavolo sull'argomento. «L'amministrazione non ha colpe - spiega il sindacalista - ciò che vediamo è il risultato degli appalti “ribassisti”, anche se dobbiamo riconoscere che il Comune di Cagliari ha fatto importanti passi in avanti al riguardo. Nel nostro caso, però, c'è l'aggravante del fatto che questi servizi sono rivolti alle fasce deboli della popolazione: anziani, disabili e bambini delle scuole primarie».
Intorno alle 16.30, a rispondere ai manifestanti tocca a Danilo Fadda, assessore al Personale: «I ritardi nei pagamenti degli stipendi - dice - non sono certo imputabili a noi. Se le cooperative pagano dopo tre mesi, la sola cosa che possiamo fare è verificare perché questo succede». Arriva anche il sindaco Massimo Zedda, la sua risposta è simile a quella dell'assessore. «Purtroppo, non è compito dell'amministrazione controllare le buste paga per capire se il contratto viene rispettato o meno. Semmai, è di questo ci occuperemo, ci interessa sapere le ragioni dei ritardi».