Cagliari, guerra ai rifiuti nel centro storico. Il Comune bacchetta i commercianti 'disattenti': ora multe record
Cagliari, guerra ai rifiuti nel centro storico. Il Comune bacchetta i commercianti 'disattenti': ora multe record
Il Comune inasprisce le sanzioni per commercianti e ristoratori che non seguiranno le regole della raccolta rifiuti. Previste multe fino a trentamila euro.
CAGLIARI - La guerra al rifiuto selvaggio inizia dai commercianti e ristoratori del centro storico. Il Comune dopo un anno di controlli, in vista dell'avvio del nuovo appalto per la raccolta rifiuti, ha deciso di inasprire le sanzioni nei confronti dei titolari di attività produttive disattenti vista "l'insufficiente attenzione alle modalità di conferimento dei rifiuti da parte di alcune attività commerciali benché già oggi in buona parte possano usufruire del servizio specifico di raccolta porta a porta della carta, del vetro e dell'umido organico".
Cassonetti e cestini stracolmi, non è raro vederli soprattutto la mattina, non sono sicuramente il migliore biglietto da visita per la città. Ed ecco la stretta con nuove regole. "Il Comune - si legge in una nota - intende mettere in atto alcune iniziative per favorire comportamenti più virtuosi da parte degli utenti. Rientra in quest'ambito il riordino delle regole per il conferimento dei rifiuti da parte dei titolari delle attività produttive, con una particolare attenzione rivolta al centro storico, sia per la crescente frequentazione da parte dei turisti sia per il forte incremento degli esercizi del comparto ristorazione e la conseguente maggiore produzione di rifiuti".
MULTE SALATE. Quindi, chi introdurrà nei contenitori materiali diversi da quelli previsti, mescolando i rifiuti, o chi non non rispetterà gli orari di esposizione dei bidoni destinati alla raccolta o li lascerà in permanenza sulla sede stradale, potrà ricevere una sanzione da 100 fino a 500 euro. Stessa sanzione sarà applicata ai commercianti già serviti dalla raccolta porta a porta se utilizzeranno i cassonetti stradali. Ancora più gravi le sanzioni previste per i macellai e i pescivendoli che si disfano degli scarti gettandoli nei contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani: potranno incorrere in sanzioni fino a 30.000 euro e in un procedimento penale a loro carico.
A vigilare sul rispetto delle nuove regole, stabilite con un'ordinanza, uno specifico nucleo di vigilanza ambientale dedicato in via esclusiva a questa funzione.