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Lo avevano annunciato e lo hanno fatto: la richiesta di commissariare il Comune di Cagliari è stata inviata alla Regione Sardegna dal “Comitato Rumore no Grazie”. Esasperati dai rumori notturni, impossibilitati a riposare, immobili e case invendibili sono alla base dell’iniziativa del “Comitato” che denuncia “la mancata adozione da parte del Comune” dei Piani di Risanamento Acustico di Bonaria, Cep, Genneruxi, Is Mirrionis, Pirri, Quartiere Europeo, Santa Gilla. Quartieri, secondo il comitato, che “versano in grave stato di criticità acustica come documentano i rilevamenti fonometrici in fascia oraria notturna del dicembre del 2015, contenuti in specifica Carta tematica costitutiva del nuovo Piano Acustico Comunale entrato in vigore nel mese di maggio 2016”.
I rilevamenti fonometrici “hanno evidenziato non solo il superamento del valore di rumore massimo ammesso in città ma anche , ed è l’aspetto più grave, il valore di attenzione che indica il livello di rumore che segnala la presenza di un grave rischio per la salute umana e per l’ambiente. Di fronte a un quadro così grave di inquinamento ambientale anziché predisporre con urgenza i Piani di Risanamento Acustico, come impone la Legge, il Comune ha palesato, ancora una volta, insensibilità e indifferenza”, spiega il presidente del Comitato Enrico Marras. Tutto ciò “nonostante i severi ammonimenti dell’Organizzazione mondiale della sanità che ricorda che l’inquinamento acustico uccide ed è causa di malattie gravi e invalidanti. Una condizione di pericolo sul quale i cittadini sono tenuti irresponsabilmente all’oscuro”.
L’inerzia del Comune “impone alla Regione l’obbligo dell’esercizio dei poteri sostitutivi con la nomina di uno o più commissari ad acta a tutela della salute e della vita delle persone e dell’ambiente. Valori tutelati dalla Costituzione (articolo 32 e 9)”. La richiesta di commissariamento era già stata presentata con successo il 12 ottobre del 2015 dal “Comitato Rumore no Grazie” per la mancata adozione dei Piani di Risanamento di Stampace e Marina. Commissariamento evitato all’ultimo istante con l’avvio precipitoso, ma con ritardo di anni, delle procedure per l’assegnazione dei Piani che dovrebbero vedere la luce prima dell’estate.
“L’inquinamento ambientale in cui versa la città è anche la tragica conseguenza della mancata applicazione del nuovo Piano Acustico: il Piano è in letargo dal giorno della sua entrata in vigore”, conclude Marras. Una situazione che ha indotto il Comitato a chiedere il commissariamento del Comune.
Emanuele Concas