Province, nulla di fatto sul reintegro dei fondi alla Sardegna
Slitta a giovedì prossimo, 9 febbraio, la decisione della Conferenza unificata Stato-Regioni sul decreto per la ripartizione delle risorse alle Province e alla Città metropolitane, che nella stesura attuale esclude gli enti locali della Sardegna e della Sicilia. Nel frattempo, la Regione ha incassato il sostegno ufficiale dell’Anci nazionale: oggi, in sede di Unificata, il presidente Decaro ha ribadito che non darà l’intesa al decreto se non verranno ricomprese le due Isole maggiori. Concetti ribaditi al tavolo dagli assessori Cristiano Erriu (Enti locali) e Donatella Spano (Ambiente). La Sardegna, che aveva già alzato la voce con il governo, ha rilanciato la richiesta di partecipazione al finanziamento di 1,7 miliardi di euro alle Province e alle Città metropolitane, previsto dalla Finanziaria 2017. L’Isola ha anche sollevato il problema sul mancato riparto di altri 950 milioni agli enti locali delle Regioni a Statuto speciale. La Giunta Pigliaru si è già detta pronta allo scontro istituzionale e ha annunciato un’opposizione dura “in tutte le sedi”. Per effetto di questa cura dimagrente da Roma, infatti, gli enti locali sardi rischiano di non poter più esercitare le proprie funzioni. Tra i possibili fronti da aprire, un ricorso alla Corte Costituzionale e un’azione congiunta tra parlamentari isolani, consiglieri regionali, Anci, Cal e Città metropolitana di Cagliari.