“Spese senza copertura”, il Governo impugna assestamento di bilancio
Spese senza copertura finanziaria, ma non solo: anche i contratti di lavoro del personale degli enti locali nel mirino del Consiglio dei ministri, che questa sera ha deciso di impugnare la legge di assestamento di bilancio della Regione Sardegna approvata a dicembre.
Si tratta della legge “Variazioni del bilancio per l’esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018”. Il motivo – si legge in una nota del Governo – è da individuare in una norma sui contratti di lavoro del personale, che invade la competenza riservata alla legislazione statale in materia di ordinamento civile, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione. Altre norme prevedono spese prive di copertura finanziaria, in violazione dell’art. 81, terzo comma, della Costituzione.
“L’impugnazione della legge di Variazione di Bilancio 2016 decisa dal Consiglio dei Ministri ce la aspettavamo: dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla Finanziaria 2016 è infatti tecnicamente inevitabile fare lo stesso con le leggi che da quella discendono, come appunto la variazione di bilancio”. Lo dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. “I risultati di gestione sono corretti, è bene precisarlo, ma procederemo con il riallineamento formale che ci viene richiesto. Detto questo, faccio notare che lo Stato continua a impugnare leggi solo per mere questioni formali. Le nostre rivendicazioni, che porteranno all’impugnazione della legge di stabilità nazionale 2017 come già avevamo fatto per quella dell’anno scorso, si concentrano invece su questioni esclusivamente sostanziali, come sono la Vertenza Accantonamenti, la Vertenza Province e la Vertenza farmaci innovativi per il mancato riconoscimento di pari diritti dei cittadini sardi rispetto agli altri