Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La passeggiata dimenticata Un tappeto di alghe maleodoranti davanti all'ex Lazzaretto

Fonte: L'Unione Sarda
1 febbraio 2017

SANT'ELIA.

Gli abitanti: «È un triste spettacolo». Il Comune: «Presto faremo la pulizia»

 

Alghe, sabbia ed egagropili (le “palle di mare”) si sono impossessate della passeggiata del lungomare di Sant'Elia. Un tappeto marrone portato dalle mareggiate di dieci giorni fa, ora anche maleodorante. La vista sul mare, davanti all'ex Lazzaretto, è sempre mozzafiato. «Ma vedere questo scempio è insopportabile. Eppure basterebbe mandare degli operai per la pulizia. Perché gli abitanti di Sant'Elia vengono sempre dimenticati?», chiede Paolo Cao, residente nel vecchio borgo. Come se non bastasse la pista ciclabile è praticamente sparita e i chioschi con i servizi igienici sono stati devastati dai vandali. E, sempre a causa delle mareggiate, a qualche chilometro di distanza si sarebbero verificati dei crolli dalla Sella del Diavolo. Il Comune è a conoscenza di quanto accaduto: «Stiamo predisponendo l'intervento per rimuovere alghe e sabbia», fa sapere l'assessora al Decoro urbano, Claudia Medda.
L'ABBANDONO Sono trascorsi due anni e tre mesi dal 26 ottobre 2014, giorno dell'inaugurazione dei 250 metri di camminamento e della piazza davanti all'ex Lazzaretto. «La prima parte di un progetto più ampio che collegherà la passeggiata da una parte a via Roma, dall'altra al lungomare Poetto», aveva detto il sindaco Massimo Zedda al taglio del nastro. Da quel momento, con il passare dei mesi, degrado e scarsa manutenzione hanno preso il sopravvento. «Potenzialmente», è il parere di Rino Aramu, altro abitante di Sant'Elia, «questo posto è splendido. Ora però è abbandonato. Ci chiediamo che senso ha aver investito soldi pubblici per poi assistere a questo triste spettacolo?»
LA PROTESTA Con il sole di questi ultimi due giorni la passeggiata, soprattutto di pomeriggio, richiama molte famiglie del rione. Dal parcheggio tra l'ex Lazzaretto e il campo di calcio raggiungere il lungomare non è facile: le alghe e le “palle di mare” hanno formato una melma che, con il passare del tempo, si sta “cementificando”: «Questo», aggiunge Cao, «renderà più complicate le operazioni di pulizia». Lo scenario è desolante. La pista ciclabile, oltre a essere rovinata, è in gran parte sparita sotto le alghe e la sabbia. Anche la pavimentazione in alcuni punti è saltata, diventando un pericolo per chi passeggia. «Solo grazie a qualche volenteroso», spiega Aramu, «una parte del lungomare è stata ripulita e si può utilizzare». Sotto accusa anche la pendenza del camminamento: l'acqua arrivata con le mareggiate non avrebbe trovato via d'uscita, accumulandosi e formando dei laghetti. «Ora si inizia a sentire anche la puzza», dicono due ragazzi seduti su una delle panchine. Alghe e sabbia non sono rifiuti normali dunque è necessaria una procedura particolare: «Abbiamo avviato l'iter per il recupero di quanto portato dalla mareggiata», spiega l'assessora Medda. «Interverremo, come stiamo facendo anche nelle altre zone della città, in accordo con l'assessorato ai Lavori pubblici che ha la competenza sulla passeggiata».
I VANDALI In passato i 250 metri del lungomare sono stati presi di mira anche dai vandali. I chioschi con servizi igienici, mai entrati in funzione né affidati, sono stati distrutti. «Perché non farli gestire a giovani del quartiere insieme alla pulizia della zona? Si darebbe lavoro ai disoccupati e si eviterebbe questo degrado», concludono Cao e Aramu. Il progetto per il completamento della passeggiata intanto è sempre fermo. Mancano 850 metri. E deve essere realizzato anche il porticciolo per i pescatori di Sant'Elia, previsto nel piano.
Matteo Vercelli