La corrente della Traversata tende la mano agli esponenti che hanno sostenuto il No Congresso Pd, la sinistra alla ricerca di un candidato
Un Partito democratico con una forte connotazione sarda che acquisisca maggiore autonomia rispetto a Roma e che abbia nei piccoli Comuni una risorsa fondamentale. Cominciano a delinearsi i contorni del dibattito che impegnerà le correnti dem sino al 19 marzo, data prevista per il congresso.
A fare la prima uscita pubblica sono i rappresentanti della corrente della Traversata, che guardano alla sinistra del Pd e lamentano alcune lacune che in questi mesi hanno caratterizzato il partito. L'obiettivo è riuscire a trovare un candidato per la segreteria che possa rappresentare anche la parte più a sinistra del Pd. I rappresentanti della Traversata guardano con particolare attenzione a quella parte che «ha dimostrato, anche nella campagna referendaria, di saper intercettare un diffuso malcontento dell'elettorato sardo che si è riconosciuto nella battaglia in favore del No».
Tra questi c'è Yuri Marcialis, assessore comunale a Cagliari e l'unico a schierarsi pubblicamente contro la riforma costituzionale di Renzi. Questa fase pre-congresso, è l'occasione per fare autocritica: «Non sempre abbiamo saputo comunicare un'idea di Sardegna chiara e condivisa e si è sentita l'assenza di una dialettica corretta, costruttiva ma incalzante nei confronti del governo regionale», scrivono gli esponenti della Traversata. Lo sguardo, però, è rivolto anche alle altre correnti del partito che in questi giorni stanno lavorando per cercare di arrivare a una sintesi. I propositi, emersi nelle ultime settimane, erano orientati verso una candidatura unitaria, anche se allo stato attuale un percorso simile non sembra assolutamente praticabile.
La segreteria sarà anche un discorso generazionale, nel tentativo di trovare tra i giovani la guida per il Partito democratico. Così, l'appello è a «tutte quelle generazioni che, iniziando con noi nuovi percorsi nei mesi scorsi, hanno voluto testimoniare la necessità di confrontarci sui problemi dei nostri concittadini». (m. s.)