Rassegna Stampa

Il Sardegna

Manifattura, riapertura tra un anno via libera al progetto della Regione

Fonte: Il Sardegna
11 maggio 2009

Fabbrica della creatività. Il Comune si appresta a votare la variante che permetterà il restyling

Previsti laboratori, sale di lettura e cineteca: ma dovrebbe saltare il Festarch 2009

Riapre tra un anno la Manifattura Tabacchi. Il tempo di realizzare i lavori per il recupero del grande impianto nel cuore della città. Solo allora sarà più chiaro quanto rimarrà della Fabbrica della creatività pensata da Soru e dalla Mongiu. La variante che il Comune si prepara a votare darà il via a tutti gli interventi strutturali, sulla falsariga di quanto messo nero su bianco dalla precedente giunta nel 2008, ma che potrebbero chiudere le porte al Festival dell’architettura 2009. Lo annuncia l’assessore regionale alla Cultura Lucia Baire che giura «di non aver ancora letto » la missiva del direttore artistico del Festarch Stefano Boeri e pur esitando a esprimere un giudizio sulla manifestazione, il neo assessore si lascia sfuggire un sì “a tutte quelle manifestazioni che promuovono l’immagine dell’Isola”. «È in atto la conferenza di servizi per il futuro della struttura», spiega la Baire, «il procedimento è in itinere e siamo in fase di valutazione dei contenuti del progetto. Quello della Manifattura è un discorso lungo che dovrà tenere conto dei tempi necessari al recupero».
LE PREVISIONI dell’assessore parlano di un anno buono, durante il quale il grande stabilimento cittadino sarà chiuso per lavori in corso. Secondo il bando regionale, il piano preliminare dalla Fabbrica della creatività, prevede la realizzazione, al piano terra, nel cuore dell'ex Manifattura, dell'agenzia di architettura e, nei locali che la circondano, degli atelier degli artisti per i laboratori sperimentali. Alle spalle, con sale di lettura e postazioni, la cineteca regionale e la digital library, centri di documentazione finalizzati a garantire l'acquisizione, la conservazione, la fruizione e la diffusione del patrimonio materiale e immateriale legato alla Sardegna. Oltre a «diffondere la conoscenza della cultura cinematografica e audiovisiva; a dare impulso allo studio, alla ricerca e alla sperimentazione ». Lo stesso progetto prevede nel sottopiano il deposito della cineteca, oltre a un'ampia sala di lettura e tre salette da venti posti ognuna. Alle spalle un teatro-sala convegni con un ampio palcoscenico, 600 più 120 posti e foyer. Un bar al piano terra e una caffetteria nel sottopiano per il tempo libero. Costo: quasi 5 milioni di euro. Per i lavori è necessaria una variante urbanistica al Comune per il quale c’è già l’ok del sindaco Emilio Floris. Ma l’amministrazione comunale rivendica un ruolo attivo nella gestione della struttura, finalizzato alla promozione della città su scala internazionale. ¦ EN. NE.