Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Finanziata la zona franca

Fonte: La Nuova Sardegna
11 maggio 2009

DOMENICA, 10 MAGGIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Sant’Elia. I soldi per la realizzazione delle agevolazioni fiscali e contributive



Cento milioni dal Cipe per realizzare le 22 aree nazionali




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Sant’Elia sarà zona franca urbana (zfu) per cinque anni. Venerdì scorso il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha deliberato 50 milioni di euro «per ciascuna delle annualità 2008-2009 a 22 zone franche urbane per agevolazioni fiscali e previdenziali a favore di nuovi insediamenti produttivi».
Nel 2007 il consiglio comunale aveva dato mandato alla Giunta di partecipare al bando e nell’ottobre del 2008 l’esecutivo aveva scelto il rione di Sant’Elia come area da proporre per realizzare la zfu. «Non c’è dubbio che il quartiere abbia bisogno di una robusta iniezione di attività produttive», aveva affermato l’assessore competente Paolo Carta. In precedenza Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico, aveva proposto il quartiere di Castello, ma l’amministrazione aveva risposto che nell’antico rione non c’erano le caratteristiche richieste per l’intervento.
Tra i parametri necessari erano compresi il tasso di occupazione in generale e quello femminile in particolare, la percentuale di popolazione giovanile residente, e il livello di scolarizzazione. Tutti elementi che, secondo la Giunta, hanno fatto scegliere Sant’Elia, nonostante, come affermato a suo tempo dallo stesso assessore Carta, il responsabile comunale delle Attività produttive avesse proposto anche Castello.
In Sardegna, oltre a Cagliari, fanno parte delle ventidue aree anche Quartu e Iglesias. In campo nazionale erano state presentate sessantaquattro domande e la scelta è caduta, oltre che sulle tre realtà sarde, anche su zone di Catania, Gela ed Erice in Sicilia; Crotone, Rossano, Lamezia Terme in Calabria; Matera in Basilicata; Taranto, Lecce e Andria in Puglia; Napoli, Torre Annunziata e Mondragone in Campania; Campobasso in Molise; Velletri e Sora in Lazio; Pescara in Abruzzo; Massa Carrara in Toscana; e Ventimiglia in Liguria.
La zona franca urbana è un’importante opportunità che, se sfruttata adeguatamente, permette interessanti incentivi fiscali. In particolare, per cinque anni sarà possibile: un esonero dal pagamento delle imposte sui redditi (Ires ed Irpef) sino a un massimo di centomila euro, aumentabili di cinquemila per ogni lavoratore assunto a partire dal primo gennaio del 2009. In più ci sono esoneri: dal versamento dell’Irap (imposta sul reddito delle attività produttive) su un valore massimo di trecentomila euro per ciascuno dei primi cinque anni di attività; dal pagamento dell’Ici per gli immobili posseduti dall’azienda nell’area zfu; e dai contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente (il trenta per cento dei quali con residenza nella zfu).
A questo punto, però, occorrono progetti in grado di rendere concreta questa possibilità. Si era parlato di iniziative produttive volte alla trasformazione dei prodotti ittici e di ulteriore incremento di quelle legate alle attività culturali, ma sino ad ora si è visto ben poco, oltre a ciò che già esiste. Nello stsso tempo lascia perplessi il fatto che la Giunta e la maggioranza del consiglio comunale non abbiamo ratificato nell’aprile del 2008 (pur precisando che l’istruttoria necessaria non era completa) l’accordo di programma per la riqualificazione abitativa e il museo Betile di Sant’Elia.