I pioppi sono stati tagliati, l'Asse mediano si è allagato lo stesso. I pareri dei tecnici erano unanimi: sono le radici di quegli alberi piantati sei anni fa lungo la strada, all'altezza della lottizzazione Magnolia, la causa delle gigantesche pozzanghere che, a ogni acquazzone, invadono la carreggiata a quattro corsie rendendola pericolosa e, spesso, impraticabile. Così venerdì, dopo anni di polemiche e interruzioni del traffico, sono entrate in azione le motoseghe: con un'operazione fulminea decine di pioppi sono stati abbattuti. Ma il giorno successivo, il sabato della burrasca che ha flagellato la città, le condizioni della viabilità sull'Asse mediano non sono cambiate: l'acqua è salita e i canali di scolo, che per gli esperti sono stati irrimediabilmente invasi dalle radici, non sono riusciti a garantire il deflusso. La strada è stata anche chiusa al traffico.
Nel 2014 Alessandro Onano, amministratore della società di costruzioni della Magnolia, spiegava che già allora si era pensato alla potatura definitiva, «ma al Comune mi hanno sconsigliato: temevano forse rivolte popolari contro l'abbattimento degli alberi. Così, si è deciso di costruire un nuovo canale di scolo e di proteggerlo con le reti anti-radici, stiamo per realizzarlo a nostre spese». Allora erano forti anche le polemiche per il centro sportivo realizzato e mai preso in carico dal Comune: adesso lì, sul manto verde, ci sono alcuni ragazzi che si allenano durante la settimana. Anche se la strada che porta verso Genneruxi non è ancora stata aperta. Difficile avere ieri un aggiornamento sullo stato dei lavori: ai numeri sui pannelli di vendita delle costruzioni non si riceveva risposta. E chi ha risposto ha spiegato che non si occupa più della compravendita.
E. F.