La struttura fu inaugurata il 2 giugno di 60 anni fa: sono molti i problemi strutturali
San Benedetto, i boxisti sollecitano nuove idee per il rilancio
Sessant'anni e sentirli tutti. Il mercato di San Benedetto si avvia a tagliare un traguardo importante. Ma all'interno della struttura, tra gli operatori, c'è poca voglia di festeggiare. «Il prossimo 2 giugno saranno sessant'anni dall'inaugurazione. Iniziative o manifestazioni? Per ora nessuno ci ha interpellato. Anche perché ci sono molti problemi da risolvere e sarebbe arrivato il momento di pensare al mercato del futuro», sbottano Oreste Tuveri (box di frutta e verdura) e Michele Cherchi (formaggio). Qualche esempio? «Scala mobile guasta, pavimentazione delle celle frigo saltate, tombini fuori uso, montacarichi e porte scorrevoli rotti, furti e scarsità di parcheggi».
LO SCONTRO Il clima all'interno della struttura non è dei migliori. Freddo e vento non c'entrano. Agli operatori non sono piaciute le osservazioni arrivate dalle commissioni comunali Attività produttive e Lavori pubblici. «Si è denunciato che non viene rispettato il regolamento», spiega Tuveri. «Sarà anche vero, ma perché non siamo stati ascoltati anche noi operatori? È necessario ripensare al mercato per un suo rilancio». Al termine dei sopralluoghi Gabriella Deidda, presidente della commissione Attività produttive, aveva evidenziato che «diversi operatori non rispettano gli orari di apertura e chiusura, puliscono il loro box durante le ore di vendita ostacolando gli altri operatori e spesso non le fanno in modo accurato, non usano abbigliamento da lavoro, non hanno un tesserino di riconoscimento». Gli operatori, è la replica, sono pronti a fare la loro parte. Ma chiedono garanzie e interventi concreti. Soprattutto politiche e idee per il rilancio del mercato anche in vista del rinnovo delle concessioni.
MARKETING Michele Cherchi ha aperto un box di formaggi e prodotti tipici sardi un anno fa. «Il mercato», dice, «dovrebbe cambiare volto e diventare moderno. Un primo passo sarebbe renderlo fruibile anche di sera e per poter consumare mangiare, bere e assaggiare le prelibatezze sarde in un luogo più confortevole creando spazi appositi all'interno e anche all'esterno». Un'offerta moderna in grado di ringiovanire la clientele del mercato di San Benedetto e che possa rispondere anche alle richieste arrivate più volte da turisti e crocieristi. «Sarebbe importante poter organizzare iniziative culturali o piccoli spettacoli abbinandoli a degustazioni. Insomma servono idee». Tuveri aggiunge: «L'amministrazione dovrebbe pensare alla promozione del mercato attraverso un preciso piano di marketing».
I SESSANT'ANNI Un primo test potrebbe essere la festa per i sessant'anni dall'inaugurazione. «Programmi? Non sappiamo nulla. Nessuno ci ha ancora coinvolto in un'eventuale organizzazione», risponde Cherchi. Dal reparto ittico Davide Secci ha altre informazioni: «Ho sentito qualche voce e penso che l'amministrazione presto si farà sentire». Anche lui è convinto che serva «una politica innovativa per un rilancio del mercato, attirando nuova clientela». Ecco perché è necessario «trovare soluzioni per aiutare i clienti a raggiungere San Benedetto, con nuovi parcheggi o linee bus per il mercato, anche a disposizione dei croceristi».
I PROBLEMI E se gli operatori sperano in un investimento di idee e progetti per il mercato del futuro, è però necessario intervenire nell'immediato per risolvere i soliti problemi. «Scala mobile, montacarichi e porte scorrevoli fuori uso», spiega Angelo Picchetti dal reparto ittico. «Sperando che d'estate funzioni l'impianto di condizionamento». Basterebbe organizzare una «squadra di pronto intervento». C'è poi l'allarme furti. Gli operatori hanno presentato una petizione per chiedere più controlli. Le telecamere di videosorveglianza sono installate ma non sarebbero in funzione.
Matteo Vercelli