Un tappeto di alberi abbattuti nel centro città, Poetto allagato
È come se una mano gigantesca avesse afferrato Cagliari e l'avesse scossa per ore. Durante e dopo la sciroccata per terra sono rimasti alberi e lampioni, nelle strade sfrecciavano cassonetti in libera uscita, volavano lamiere simili a ghigliottine, coperture di tetti, rami. Poetto allagato e per ore senza energia elettrica, ponteggi tremolanti e pali dei segnali stradali piegati hanno fatto il resto.
L'ALLERTA Sarà anche stata gialla, cioè moderata, l'allerta meteo che tanto ha fatto arrabbiare tutti i sindaci della Città metropolitana di Cagliari, ma l'unico “giallo” è il motivo per cui lo scirocco a 75 chilometri orari sia stato tanto sottovalutato. Tanto per capirsi, ci vorranno milioni di euro per riparare i danni a edifici o impianti pubblici e privati. I vigili del fuoco, la Polizia municipale e gli operai comunali hanno lavorato senza sosta: la lista d'attesa per gli interventi da recuperare li attende anche oggi e nelle prossime giornate. Tre interruzioni per la metropolitana, a causa di ostacoli sui binari e di un blackout elettrico.
ALBERI E TETTI Sono state due auto in sosta, e per fortuna non pedoni, a fare le spese della caduta dello strato di coibentazione della terrazza di una palazzina in via Italia a Pirri: strada chiusa al traffico in direzione di Monserrato. Impossibile tenere il conto degli alberi abbattuti dalla furia del vento: nelle vie Dante, Degioannis, Tuveri, Archimede, Calamosca, Diaz, Sant'Ignazio e Asse mediano di scorrimento, chiuso al traffico da via Tramontana verso Pirri, per un lungo tratto. Un altro albero è finito dentro il rio Fangario. Impressionante lo spettacolo nel largo Carlo Felice, dove lo scirocco ha di fatto potato moltissimi alberi e fatto cadere i rami su diverse auto in sosta, tutte danneggiate. È successo anche in viale Buoncammino, invaso dai rami di pini che si sono spezzati prima ancora che negli altri rioni, considerato che la zona è più alta e quindi maggiormente esposta al vento. I pini, piantati circa mezzo secolo fa con grande miopia urbanistica, sono ormai vecchi e cadenti in tutta la città: ogni volta che tira un po' di vento, alcuni crollano e finora, solo per fortuna, non hanno mai travolto qualcuno. In via Riva di Ponente un altissimo albero è crollato sfiorando il personale della stazione di servizio, che in quel momento era al lavoro. A Quartu, davanti alla farmacia di Flumini, è venuto giù un lampione
IL BASTIONE Nella parte di Santa Caterina, dove sono in corso i cantieri archeologici e per la nuova pavimentazione, ieri mattina volavano pezzi di tetto in lamiera. Gli operai tentavano di metterli in sicurezza malgrado il vento impedisse perfino di chiudere le portiere delle auto. Bloccate le recinzioni che rischiavano di finire addosso ai passanti e alle auto.
IL POETTO Nel lungomare lo scirocco ha colpito ancor più duramente: la mareggiata ha invaso le strade nella zona di via Ausonia, sommerso le piste ciclabili e pedonali della nuova Passeggiata realizzata dal Comune. In grave difficoltà titolari e personale di diversi chioschi raggiunti dall'acqua, tra i quali il Twist bar, mentre in via dei Villini è parzialmente crollato il muro di un cantiere edile e un ponteggio rischiava di schiantarsi al suolo. E il rischio di bufere, a quanto sembra, non è ancora finito.
Luigi Almiento