Dopo la decisione di far giocare i rossoblù a Udine
Il presidente non esclude ancora che il Cagliari possa disputare le partite interne dell'eventuale Europa league al Sant'Elia.
Il dado non è ancora tratto. Nel senso che, con tanti saluti alla tradizionale scaramanzia, il presidente Cellino non esclude ancora che il Cagliari possa disputare (in caso di qualificazione) le partite interne della prossima Europa league in un parzialmente rinnovato stadio Sant'Elia.
MARCIA INDIETRO Ventiquattr'ore dopo l'annuncio ufficiale apparso sul sito internet della società rossoblù («purtroppo, stante l'inidoneità dello stadio Sant'Elia per tali manifestazioni, la squadra dovrà giocare le eventuali partite interne al Friuli di Udine») il presidente chiarisce meglio i termini della questione: «Non si tratta certo di una retromarcia», chiarisce, «ma piuttosto di una precisazione di carattere normativo. Stante l'attuale inadeguatezza del nostro stadio avevamo bisogno di una società che si rendesse garante della nostra possibilità di adempiere agli impegni in caso di iscrizione al torneo. Dovevamo strappare la licenza Uefa e la disponibilità manifestata dall'amministrazione comunale di Udine (il sindaco è Furio Honsell) e dalla società del mio amico Giampaolo Pozzo ci ha consentito di ottenerla. Per questo mi aspettavo che il sindaco di Cagliari, invece di minacciare ritorsioni, rivolgesse un ringraziamento al suo collega friulano per il grande favore che ha fatto alla nostra città».
LA REAZIONE DI FLORIS Cellino si riferisce alla reazione del primo cittadino, che aveva parlato di sgarbo arrecato all'intera città e non certo alla Giunta da lui presieduta, da tempo nel mirino del patron rossoblù a causa del mancato via libera alla costruzione di un nuovo stadio. «Il sindaco Floris ha mostrato ancora una volta il suo vero volto, scordando che è proprio grazie all'installazione delle tribune in tubi “Innocenti”, realizzata a nostre spese, che al Sant'Elia si può continuare a giocare, visto che per quelle in cemento manca il collaudo statico (anche se l'amministrazione ha più volte chiarito che si tratta di spalti che hanno ottenuto il nullaosta per ospitare fino a 44 mila spettatori ndr.).
STADIO A NORMA QUEST'ESTATE Poi il presidente del Cagliari annuncia una novità: «Comunque voglio rassicurare tutti i tifosi, gli unici ai quali devo rispondere: ora che disponiamo della licenza Uefa posso annunciare che durante l'estate ci impegneremmo per mettere a norma il Sant'Elia e ottenere successivamente una deroga dall'Uefa per giocare a Cagliari. Si tratterà di lavori che riguarderanno la tribuna stampa e le poltroncine da sistemare nelle due curve ed, eventualmente, da sostituire nel settore dei Distinti».
La nuova puntata della telenovela è servita. Ed è certo che non sarà l'ultima.
ANTHONY MURONI
09/05/2009