Una petizione per spostare la statua di Carlo Felice “tiranno ed emblema del colonialismo in Sardegna”
L’idea è stata formulata da Giuseppe Melis e Francesco Casula, due studiosi di Storia Sarda, che, a suon di documenti e cronache del passato hanno decretato incompatibilità tra il regnante rappresentato nella famosa statua cagliaritana, e più in generale tutto il casato dei Savoia, con il popolo Sardo.
Il Regnante, secondo fonti ben occultate dalla Storiografia Ufficiale, così come tanti altri tiranni di Casa Savoia, hanno sfruttato, depredato e violentato la Sardegna, costringendola in uno stato di arretratezza sociale ed economica spaventosa.
Per portare avanti l’iniziativa è stato creato un gruppo Facebook chiamato “Spostiamo la Statua di Carlo Felice”, e una petizione online su Change.org che ha già raggiunto i 1208 sostenitori . Contemporaneamente si procede con la raccolta delle firme su cartaceo, durante le numerose iniziative che vengono organizzate per divulgare la contro storia che scredita amaramente le gesta dei Savoia In Sardegna.
La richiesta della petizione è diretta alla municipalità di Cagliari, nella figura del Sindaco e di tutto il Consiglio comunale. L’intento è quello di spostare la statua di Carlo Felice all’interno di un museo, “corredandola di adeguata didascalia dice Francesco Casula - che permetta di prendere coscienza della storia di questo tiranno”. Oltre alla statua anche la statua il nome della strada Largo Carlo Felice andrebbe modificato. Non solo: La statua andrebbe sostituita con quella di “un eroe della lotta per la liberazione del popolo sardo dalle vessazioni dei dominatori – continua Casula - per esempio, Giovanni Maria Angioy i cui seguaci furono perseguitati da Carlo Felice”.
Oltre a questi atti tangibili e dalla forte valenza simbolica, i promotori dell’iniziativa propongono una decisa campagna informativa rivolta agli studenti cagliaritani, per conoscere realmente la storia di soprusi che ha caratterizzato la Sardegna ad opera dei Savoia.