Il programma è stato illustrato a Cagliari dal prefetto Giuliana Perrotta: 6 richiedenti asilo ai comuni con meno di 2mila abitanti
CAGLIARI. Al via nei comuni della Sardegna il piano per l’accoglienza "diffusa" dei richiedenti asilo, piano fondato sui principi di prorzionalità demografica e volontarietà. Nella prefettura a Cagliari, il rappresentante del Governo Giuliana Perrotta ha illustrato oggi 11 gennaio il programma, concordato a livello nazionale tra ministro dell’Interno e Anci, per una ripartizione più equa e razionale dei migranti.
Ecco i numeri: verranno assegnati sei migranti ai comuni con meno di 2mila abitanti, circa tre migranti ogni mille abitanti per i comuni superiori ai 2mila e due migranti ogni mille abitanti per la città metropolitana di Cagliari. I Comuni che accetteranno il piano riceveranno un finanziamento di 500 euro, una tantum, per ciascuna persona accolta.
«Occorre - ha detto il prefetto Giuliana Perrotta - distribuire in modo più razionale il peso dell’accoglienza, in modo da affrontare anche il problema dello spopolamento delle zone interne».
Al momento, infatti su 377 comuni sardi solo 63 sopportano il peso dell’accoglienza. Ora si tratta di avviare il colloquio con i Comuni per stabilire quanti sono disposti a offrire l’ospitalità ai richiedenti asilo. «Solo dopo gli incontri con i sindaci - ha speigato il prefetto - avremo una situazione più chiara».
Il meccanismo, studiato a livello nazionale e che verrà applicato anche nell’isola, dovrebbe consentire di svuotare i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) destinando le persone oggi ospitate nei centri Sprar (Sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati) che verranno realizzati nei comuni che aderiranno al piano.
Alla riunione era presente anche il direttore dell’Anci Sardegna Umberto Oppus che, nel mostrare apprezzamento per i principi cui si ispira il Piano di ripartizione dei richiedenti asilo, ha posto due condizioni precise: «Chiediamo garanzie sulla certezza delle risorse e sull’iter burocratico per aprire le strutture destinate all’accoglienza».
Al termine della riunione, l’assessore all’Ambiente con delega alla protezione civile Donatella Spano ha sottolineato come la Regione abbia «accolto positivamente il piano» in quanto improntato a «principi di equità» e ha ricordato come l’amministrazione «sia sempre presente in tutte le riunioni con funzioni di supporto e coordinamento».
Nessuna novità
per quanto riguarda la prima accoglienza dei flussi straordinari che avverrà sempre tramite i bandi. Attualmente - in base agli ultimi dati forniti dalla prefettura di Cagliari - i migranti presenti in Sardegna sono 5.678 mentre gli arrivi diretti dall’Algeria sono stati nel 2016 1.012.