Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La resistenza degli artigiani Villanova, nelle vetrine la nuova scommessa degli under 40

Fonte: L'Unione Sarda
12 gennaio 2017

Nuovi mestieri e professioni contribuiscono al rilancio di un quartiere che si reinventa

 

Una volta via San Giovanni era la via degli artigiani. Botteghe e laboratori in ogni porta o quasi. Fabbri, falegnami, calzolai, sarti, arrotini e orafi come simbolo del dinamismo di una città che lavorava e produceva, se non ricchezza, almeno un benessere diffuso. I tempi son cambiati e con essi anche la fisionomia di Villanova, quartiere storico che oggi è diventato un paese all'interno della città, con famiglie di immigrati perfettamente integrate nel tessuto sociale: un melting pot unico e insieme straordinario.
Molti bed & breakfast, qualche negozietto di alimentari, e pochissimi artigiani che credono ancora in questa zona. I vecchi, per la gran parte, non hanno avuto la fortuna di avere figli che proseguissero la loro strada. Per intendersi, l'unico barbiere è un signore di quasi 70 anni che non ha, non può nemmeno avere, un garzone. L'ultimo calzolaio è morto qualche mese fa e non è stato sostituito da nessuno, ché fare il ciabattino non rende più.
Eppure, non mancano i segnali incoraggianti, stando almeno alle attività che piano piano stanno nascendo. Intanto, perché a riscoprire il fascino di Villanova sono i giovani, molti under 40 con mestieri impensabili e vetrine sulle vie principali del quartiere. Dai tatuatori agli stilisti, dai grafici agli informatici, è un pullulare di luci e colori, insomma, di vita. Che non è la stessa che si respira nel quartiere Marina, animata in prevalenza dal cosiddetto food & beverage, cibo e bevande, e con un ritmo veloce, insostenibile. Soprattutto, inadeguato per chi vorrebbe lavorare in tranquillità, con i tempi giusti e con la necessaria attenzione come l'artigiano richiede.
Forse sta qui la vera differenza tra i due quartieri storici di Cagliari. Uno più commerciale, l'altro più incline alla riflessione, alla poesia. Certo, la zona a traffico limitato per Villanova è un grosso ostacolo. In tanti si lamentano delle difficoltà di far arrivare le merci nei laboratori. Il prezzo da pagare sono i carrelli da trascinare, per il momento pare una fatica sopportabile. Il Comune potrebbe far di meglio nella concessione di piccole ma essenziali guarentigie.
Vito Fiori