Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Isola aperta tutto l'anno

Fonte: L'Unione Sarda
9 gennaio 2017

Obiettivo: raddoppiare nel 2018 le strutture attive nei mesi deboli


Ecco le nuove strategie In bassa stagione sono chiusi quattro alberghi su cinque. Troppo poco per una regione che dovrebbe vivere di turismo: «Entro il 2018 vogliamo raddoppiare questi numeri e arrivare al 42 per cento di strutture aperte, almeno per nove mesi su dodici», dice l'assessore al Turismo Francesco Morandi. Non sarà facile.
Si parte da una certezza: migliorare le statistiche delle presenze estive è quasi impossibile (dal 2014 a oggi la crescita supera il 30 per cento), ormai a luglio e agosto non si trovano neanche posti in piedi. Ecco perché si punta a distribuire gli arrivi anche su primavera e autunno, quando gli hotel tendono al vuoto pneumatico. Per raggiungere l'obiettivo la Regione ha messo da parte 2 milioni di euro, che andranno a sostenere i piani di «destagionalizzazione» del turismo presentati dai Comuni.
CIRCOLO VIZIOSO «Vogliamo rompere il circolo vizioso che si riscontra sul territorio in bassa stagione: nelle località di vacanza gli alberghi sono chiusi, i negozi pure, perché c'è poco movimento. Vogliamo immettere nel circuito soldi che permettano di organizzare eventi e programmi in grado di attrarre turisti e di far aprire le attività», sintetizza Morandi.
IL BANDO A ogni progetto non potranno andare più di 400mila euro. Non è l'unico paletto. Al bando - che deve ancora essere pubblicato - potranno partecipare solo i centri che possono vantare almeno 6mila posti letto, di cui 4mila nel settore alberghiero. E in Sardegna le città e i paesi che hanno questi numeri sono una manciata.
«Speriamo di generare sette-otto progetti di qualità, che costituiscano una reale alternativa all'offerta marina e balneare dell'estate. Un ruolo fondamentale lo avranno i Comuni, che dovranno cofinanziare almeno il 10 per cento dell'intervento e soprattutto dovranno proporre e coordinare le attività. I municipi saranno capifila, ma i programmi dovranno avere un respiro territoriale».
I NUMERI Per ora le statistiche della bassa stagione turistica sono deprimenti. Secondo l'Istat nel mese di dicembre l'indice di occupazione delle camere in Sardegna raggiunge appena l'1,7 per cento. Nell'ultimo decennio le performance del settore alberghiero nei mesi di spalla sono peggiorate, invece che migliorare. Nel dicembre 2004 lo stesso indice di utilizzazione delle stanze era al 2,9. Gli arrivi si concentrano sempre di più nel cuore dell'estate. Se dodici anni fa il 76,9 per cento delle presenze si accalcava tra maggio e settembre, ora la percentuale è salita all'81,5. Insomma: va sempre peggio.
I TEMPI Gli aiuti dovrebbero contribuire a migliorare i numeri, anche se gli imprenditori sono scettici sui tempi di attuazione del piano regionale. Il bando deve ancora essere pubblicato e i mesi di aprile e maggio, cioè quelli su cui gli albergatori punteranno per allungare la stagione, sono troppo vicini. «Le risorse saranno disponibili da aprile», assicura l'assessore al Turismo, «e spero che per quella data i progetti siano già presentati e approvati. Mi rendo conto che sarà una corsa contro il tempo. Ma noi ci saremo».
Michele Ruffi