Il caso. Salta la maxi struttura da 4mila posti annunciata per maggio. I progettisti: «Cause tecniche a monte»
L'Autorità portuale: «La verità è che gli organizzatori non avevano i soldi per realizzarlo»
Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦
«Rivoluzionerà le notti estive e farà di Cagliari la capitale del Mediterraneo». Due mesi fa si parlava in questi termini del Teatro sul mare, grande struttura che avrebbe dovuto vedere la luce il 28 maggio, al molo Ichnusa. Ora, «un problema tecnico costringe a rimandare il progetto al prossimo anno ». Parole di Andrea Caldart, direttore generale della Make and Song Srl, la società che aveva progettato la realizzazione del cartellone “Notti Mediterranee”, proprio nello spazio del molo. A suo dire, non ci sarebbe «un distributore di corrente elettrica in grado di supportare » il teatro mancato. Tutte balle secondo il direttore dell'Autorità portuale, Paolo Fadda: «Ma quale problema tecnico? La verità è che solo alla fine abbiamo scoperto che questo signore (Caldart ndr) non aveva i soldi per portare avanti l'idea». Insomma, prima il direttore di Make and Song si è fatto rilasciare tutte le concessioni del caso: «Quella dei vigili del fuoco, della marina militare e della capitaneria di porto - rivela Fadda - e per un progetto cambiato addirittura due volte». Poi, quando è arrivato il momento di passare ai fatti, «ha detto che avrebbe avuto bisogno di contributi comunali». E il Comune gli è pure venuto incontro. Nello specifico, l'assessorato alla Cultura ha voluto salvare il programma. Così Lucio Dalla si esibirà, come previsto, il 18 maggio, non al molo Ichnusa, ovvio, ma all'Anfiteatro. Mentre sarebbe in fase di definizione un altro accordo per l'utilizzo di alcuni spazi della Fiera. Ora Caldart ci tiene a ringraziare l'assessorato, «che ci ha consentito di trasferire i concerti e ci ha aiutato ad ottenere la disponibilità di Anfiteatro e Fiera». E aggiunge: «La nostra impresa, attraverso la cultura e gli eventi, vuole dare alla città qualcosa che la porti a conquistare il ruolo che le compete ». Per esempio un teatro con 4mila posti, un palco da 24 metri, e un villaggio enogastronomico. Qualcosa che, per il momento, è saltato per un problema di corrente elettrica. «Ce ne siamo accorti quindici giorni fa e ora i tempi sono stretti. Del resto - si giustifica - ci sono cose che possono accadere anche all'ultimo momento». È stato uno dei progettisti della Make and Song, Alessandro Soddu, a rendersi conto che il carico di corrente non poteva essere sufficiente. «All'inizio - spiega - d'accordo con l'Autorità portuale, si era pensato di attingere l'energia elettrica dal terminal crociere, che fino a qualche settimana fa sembrava dovesse restare chiuso». Sembrava. Invece il terminal aprirà, ed è già pronta una gara d'appalto in attesa di vincitore. «A quel punto abbiamo chiesto all’Enel un parere sull’utilizzo della piccola cabina di trasformazione che c'è al molo Ichnusa. Ma la risposta è stata negativa: la cabina non potrebbe nel modo più assoluto consentire un tale dispendio di energia».