29 dicembre 2016 22:52 Stefania Lapenna
Migliaia di persone hanno preso parte questo pomeriggio a Cagliari alla Marcia per la Pace, edizione numero trenta, promossa dalla diocesi di Ales-Terralba. È la prima volta nel capoluogo sardo. Il tema dell’anno che si sta per concludere è lo stesso dato da Papa Francesco alla Giornata mondiale della pace che si terrà il 1° gennaio: “La non violenza: stile di una politica per la pace”. Ma la marcia ha affrontato anche tematiche come la disoccupazione e l’ambiente.
Una marea umana composta da tante persone comuni, anziane e giovani, ma anche da alcuni sindaci sardi (per Cagliari la vice-sindaca Luisa Marras per via dell’assenza del sindaco Zedda per influenza) e dalle autorità religiose tra cui il presidente della Caritas di Cagliari don Marco Lai e l’arcivescovo Arrigo Miglio. Tanti i migranti e le religioni presenti, a testimonianza della volontà di integrazione e di una pacifica convivenza.
Il corteo, partito alle 15 dal sagrato di Bonaria, ha attraversato viale Diaz, via Roma, viale Trieste per poi giungere in piazzale Trento dove tra gli altri sono intervenuti don Lai, monsignor Miglio e, ospite d’onore della marcia, don Maurizio Patriciello, coraggioso parroco della diocesi di Aversa, in Campania, zona tristemente conosciuta come la “Terra dei fuochi”, ostaggio della camorra. Quest’ultimo si è rivolto ai presenti affinché si facciano portavoce di una cultura di pace che parte dal cuore di ognuno: <<La battaglia che dobbiamo vincere è quella che avviene nel nostro cuore, liberandoci dal rancore, dall’invidia e dai cattivi sentimenti che portano alla violenza. Non dobbiamo dimenticarci di chi non ha da mangiare, di chi non ha un lavoro, perché non ci può essere pace senza giustizia. Incominciamo a costruire la pace da noi stessi, seminiamo. Quel seme un giorno diventerà un albero>>, ha concluso con enfasi don Patriciello.
Intanto questa mattina, nella sala congressi della Fiera, 500 giovani, fra studenti universitari e quelli delle scuole superiori, e i rappresentanti del mondo dell’associazionismo cattolico, hanno partecipato ai diversi laboratori tematici durante i quali sono stati affrontati argomenti quali il rifiuto della guerra, l’immigrazione e l’ambiente.