Paci: “Luogo d’incontro tra cultura e tecnologia”
L’ex Manifattura tabacchi riapre ai cittadini con un progetto della Regione Sardegna che vuole farla diventare una “Fabbrica della creatività”. Uno spazio ibrido dove le arti e il mondo del digitale si incontrano per stimolare idee e creare nuove realtà economiche. L’ambizioso progetto è stato presentato questo pomeriggio in una conferenza stampa dall’assessore alla Programmazione della Regione Sardegna Raffaele Paci, dalla responsabile del progetto per conto di sardegna Ricerche Sandra Ennas, dal Direttore generale dell’ente Giorgio Pisanu e da Giorgio Cadeddu, direttore del Centro regionale di Programmazione.
Non c’è una data, ma da cronoprogramma le prime aziende si insedieranno a maggio 2017 negli spazi già predisposti. Entro i prossimi dieci anni la struttura sarà definitivamente completata. La Giunta ha approvato, con una delibera del 23 dicembre, il piano di attività per la struttura che occupa 6.500 metri quadri su una superficie totale di 22.000. Duemila metri quadri saranno riservati alle imprese culturali e tecnologiche mentre altri 3.500 saranno destinati ad attività temporanee a rotazione. I costi di gestione si aggirano intorno al milione di euro e in parte saranno coperti dai canoni di affitto delle aziende che si aggiudicheranno il bando in uscita. Pronti anche due fondi unatantum da 500.000 euro ciascuno da destinare rispettivamente agli allestimenti di attività culturali e ad eventi di animazione e contaminazione (riferimento chiaro al contamination lab che si svolgerà proprio nel nuovo spazio).
Sarà nominato un manager da scegliere con apposito bando che gestirà i fondi e la programmazione “integrata” di attività artistiche, culturali e tecnologiche, con un incarico dalla durata ancora da definire. Per i primi tre anni l’ex manifattura sarà gestita da Sardegna Ricerche, al termine dei quali sarà individuata un’azienda che fungerà da global contractor, cioè avrà la responsabilità generale del progetto. I contratti con le aziende vincitrici dureranno invece sei anni e dovranno essere presi in carico automaticamente dal global contractor. Una scelta tesa a incentivare la partecipazione al bando delle aziende interessate. Il prezzo dei canoni di affitto sarà di 6 euro per metro quadro al mese, costo comprensivo di tutte le utenze.
Alle attività culturali e del digitale sono destinati il primo e il secondo lotto al primo piano mentre il quinto e il terzo lotto saranno riservati solo alle imprese culturali. Il quarto lotto, con una zona attrezzata comprendente una cella frigorifera per le pellicole, sarà dedicato al cinema, da assegnare a enti come Film Commission o Cineteca Umanitaria sarda che possano sfruttare al meglio le potenzialità di questo specifico spazio.
Le attività temporanee invece, già operative nella struttura dallo scorso novembre, ci saranno ancora, avranno una durata massima di 15 giorni e avranno un costo di affitto che va dai 100 ai 450 euro al giorno.
Nel lungo periodo sono previsti anche altri interventi, che serviranno a completare la riqualificazione dell’intera aerea e a massimizzare la capienza della struttura. Oltre a un adeguamento tecnologico degli impianti, due importanti interventi saranno l’apertura della struttura in Via Lanusei, da realizzare in concorso con il Comune di Cagliari e che prevede la valorizzazione di un piccolo parco archeologico presente in quegli spazi, e il recupero dell’ex Cinema Due Palme, che resterà destinato ad attività audiovisive.
L'assessore alla Programmazione della Regione Sardegna Raffaele Paci
L’assessore alla Programmazione della Regione Sardegna Raffaele Paci
«Questa giunta – ha spiegato l’assessore Paci – ha sempre lavorato per dare vita a una grande fabbrica della creatività con luoghi condivisi e dotati di adeguate infrastrutture tecnologiche. Un luogo dove start-up e cultura si incontrano, dialogano, collaborano e lavorano insieme. Alle esigenze del settore culturale isolano diamo la priorità: la programmazione di medio e lungo termine prevede incentivi per lo sviluppo e il supporto di proposte culturali, con bandi che prevedono agevolazioni finanziarie e supporto».