Illazioni su ipotesi di speculazioni edilizie nelle aree abbandonate
Sorta nel 1951, l’attuale area fieristica di Cagliari, dopo i nuovi scenari economici nazionali ed internazionali, che hanno generato la crisi delle manifestazioni fieristiche ‘generaliste’, è ormai inoperosa e dopo lo scarso risultato (sia di espositori che di pubblico) dell’ultima edizione della Fiera Campionaria della Sardegna (aprile 2016), la Camera di Commercio, che gestisce lo spazio, ha recentemente deciso la soppressione dell’Ente Fiera.
Già, nel 2009, fu bandito un concorso di idee per la “riqualificazione del quartiere fieristico di viale Diaz” ed entrambi i vincitori (due ex aequo: Studio Professionisti Associati srl e Mijic Architects) caratterizzarono la proposta con il tentativo di abolire l’interruzione tra gli spazi fieristici ed il mare e la riqualificazione multifunzionale degli spazi fieristici al servizio dello sviluppo turistico e convegni stico della città. Poi, maggio 2014, il Comune e la Camera di Commercio di Cagliari stipularono un protocollo di intesa per la realizzazione del polo nautico fieristico, attraverso l’ampliamento verso il mare dell’attuale polo fieristico, e la contemporanea riqualificazione degli spazi del Padiglione Nervi.
Però, evidenziano, in un’interrogazione al Sindaco, i consiglieri comunali Pierpaolo Vargiu e Giorgio Angius (Riformatori) e Alessio Mereu (Fratelli d’Italia), “non sono note le azioni conseguenti alla stipula del protocollo, mentre è di assoluta evidenza l’urgenza di procedere agli interventi di riqualificazione e di ridefinizione del ruolo delle immense superfici in sostanziale stato di inutilizzo”. Inoltre, “nelle dichiarazioni programmatiche del Sindaco non una parola è stata dedicata alla riqualificazione del polo fieristico e alla sua nuova vocazione al servizio dello sviluppo economico della città, né al recupero delle cubature dell’adiacente Padiglione Nervi”.
Secondo Vargiu, Angius e Mereu, “i dodici ettari in pieno centro e ad un passo dal mare non possono essere dimenticati e abbandonati al loro destino di archeologia industriale. L’area fieristica di Viale Diaz, per centralità e dimensioni, rappresenta certamente un assett di incredibile importanza per lo sviluppo economico della città e sono indispensabili ed urgenti scelte che devono essere effettuate nel contesto della complessiva idea sulla identità futura della città di Cagliari. Intanto, si rincorrono illazioni incontrollate su ipotesi di speculazioni edilizie o finanziarie nelle aree in sostanziale abbandono della Fiera, le attività di riqualificazione sono soltanto un sogno, a conferma dell’assenza di qualsiasi progetto strategico di questa Amministrazione, che si accontenta di gestire la anonima quotidianità, senza accorgersi che la città si svuota di opportunità e di giovani e agonizza ogni giorno di più”. (red)
(admaioramedia.it)