Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Tar dà il via libera alla gara d'appalto: no al ricorso di Isgas

Fonte: L'Unione Sarda
7 maggio 2009

Passa la linea del Comune



Il Comune può bandire una gara d'appalto per l'affidamento provvisorio per un anno del servizio di distribuzione del gas (in seguito, si procederà a un appalto pluriennale). A stabilirlo è stato il Tar Sardegna che, ieri, ha respinto il ricorso presentato da Isgas. Una vicenda complessa che dovrebbe (il condizionale, in questi casi, è sempre d'obbligo) aver trovato una soluzione definitiva.
IL RICORSO L'Isgas aveva presentato ricorso al Tar sostenendo che il Comune non poteva procedere a una gara d'appalto dal momento che lo stesso aveva un debito nei confronti della società di 26,5 milioni di euro (diventati oltre quaranta con il passare degli anni). Un vicenda che si trascina ormai da tantissimi, da quel lontano 1993 quando il commissario prefettizio Maniscalo indisse una licitazione privata per la realizzazione della rete di gas cittadino e la gestione della distribuzione. Tra ricorsi e controricorsi, i lavori furono affidati in via provvisoria alla Isgas.
LA BATTAGLIA Nel 1995 il Comune decise di bandire una gara pubblica: Isgas, in quel momento, presentò il conto dei lavori eseguiti e della gestione. In base, a un regio decreto del 1924, si stabilì che il valore industriale della rete era di ventisei milioni di euro. Una cifra sulla quale si trovò d'accordo anche il tecnico nominato dal Comune che suggerì anche di arrivare a una transazione. L'amministrazione si impegnò a versare alla Isgas 26,5 milioni di euro. In quella situazione, fu anche deciso che la ditta che si sarebbe aggiudicata la gara si sarebbe anche dovuto accollare quel debito.
IL MINISTERO Ma su quella transazione è intervenuto anche il ministero dei Lavori pubblici che ha finanziato la realizzazione della rete con sei milioni di euro. Secondo il dicastero, non solo il Comune non aveva alcun debito nei confronti di Isgas ma, anzi, vanterebbe un credito di due milioni di euro. Un'indicazione che ha finito con il complicare ulteriormente la questione. Che, appunto, è andata avanti tra ricorsi alla giustizia amministrativa e segnalazioni alla Procura della Repubblica.
DECISIONE L'ultimo atto è stato il ricorso al Tar da parte di Isgas. Visto che il tribunale amministrativo non ha concesso la sospensiva, la società ha fatto appello al Consiglio di Statoche ha bloccato l'apertura delle busta per la gara d'appalto per l'affidamento provvisorio in attesa di una pronuncia sul merito da parte del Tar. Che, appunto, è arrivata ieri. Il Comune può affidare il servizio provvisoriamente. E, nel frattempo, studiare un nuovo capitolato per l'affidamento per 15, 20 anni. Con condizioni che possono diventare vantaggiose per gli utenti ma anche per le aziende che parteciperanno, visto che quel debito di 40 milioni di euro deve essere rivisto. ( mar.co. )

07/05/2009