COMUNE. In Consiglio il futuro dei trasporti pubblici: la rete dei bus estesa a 17 centri
Proposta Pd: farà capo all'azienda anche il traffico su rotaia
Un salto di qualità per il Ctm, cui dovrebbe andare la gestione del trasporto pubblico in tutti i 17 Comuni della città metropolitana. Non solo quelli su gomma, che già ora gestisce nel capoluogo e in sette centri limitrofi, ma anche quelli su rotaia: con l'acquisizione, quindi, delle competenze sulla metropolitana di superficie.
Non è un ordine del giorno qualsiasi, quello presentato dai consiglieri del Pd Davide Carta, Fabrizio Marcello e Fabrizio Rodin, il capogruppo del partito. Il Consiglio comunale ne discuterà nella prima seduta dell'anno nuovo e tutto lascia pensare che la maggioranza non avrà difficoltà ad approvarlo.
GLI IMPEGNI Il documento impegnerebbe il sindaco a confrontarsi con l'azienda, la Regione e il Consiglio e la Conferenza metropolitani. Per fare cosa? Per disegnare, né più né meno, il futuro (prossimo e ambizioso) del Ctm: un futuro in cui sarebbe il Consorzio trasporti e mobilità (questo il significato della sigla) a gestire il trasporto pubblico locale della città metropolitana di Cagliari, diventando, in pratica, il primo, tangibile, strumento di amministrazione metropolitano e intercomunale.
ESPANSIONE L'azienda, in particolare, dovrebbe espandere le proprie competenze anche nei nove Comuni attualmente non raggiunti dalle sue linee, e integrarli in una nuova rete omogenea allo scopo di fare in modo che per spostarsi all'interno della città metropolitana convenga utilizzare i mezzi pubblici (e quelli a basso impatto ecologico: bicicletta, piedi, mezzi condivisi) anziché l'auto privata. Il dato da tenere ben presente è quello delle circa 160 mila vetture che ogni giorno affluiscono a Cagliari: meno che qualche anno fa, ma ancora troppe.
METROCAGLIARI Il passaggio fondamentale, per raggiungere questo obiettivo, sarà l'ottenimento della titolarità della gestione della metropolitana di superficie, attualmente dell'Arst: questo il tema principale del dialogo che il sindaco sarebbe impegnato ad attivare con la Regione.
SCADENZE La questione è urgente: da un lato questo 31 dicembre, ricordano Rodin, Carta e Marcello nelle premesse, scadrà il contratto di servizio tra Ctm e Regione per la fornitura del trasporto su gomma a Cagliari e nell'hinterland immediato, dall'altro «per i prossimi anni molte centinaia di milioni di euro provenienti da finanziamenti europei e nazionali verranno destinate alle infrastrutture su ferro, mentre nulla è previsto per lo sviluppo dei servizi su gomma, per il rinnovo dei parchi rotabili, per nodi di interscambio e per centri intermodali». E, guarda caso, la flotta del Ctm comincia a mostrare i segni dell'età. Per raggiungere i finanziamenti europei, rilevano i consiglieri proponenti, occorrerà essere competitivi: la “metropolizzazione”, insomma, è un salto di qualità praticamente obbligato.
Marco Noce