Un'interrogazione del Pd sul sito che faceva parte della necropoli romana di Carales
A Villanova c'è un piccolo tesoro archeologico che deve essere recuperato. A sostenerlo sono i consiglieri comunali del Pd Claudio Cugusi, Ninni Depau e Lorenzo Cozzolino che hanno presentato un'interrogazione al sindaco per “per sapere se interverrà in tempi celeri, in sinergia con la Soprintendenza archeologica per recuperare questo importantissimo patrimonio abbandonato da quasi 15 anni, al fine di recuperarlo e, con esso, valorizzare il quartiere di Villanova”.
L'AREA Lo spazio di cui si parla è in vico III Lanusei, in una zona nascosta alla vista perché compresa tra il muro dell'ex Manifattura tabacchi e i palazzi di via XX settembre. Gli interroganti spiegano che “il sito archeologico è un tesoro a cielo aperto esteso circa 1 ettaro: durante le indagini archeologiche - come sostengono gli accademici - furono individuati resti di edifici in blocchi calcarei utilizzati per un lungo arco di tempo a partire dall'età tardo repubblicana. Il rinvenimento di numerose sepolture databili alla prima età imperiale testimonia altresì che il sito faceva parte dell'estesa necropoli romana di Carales”.
I LAVORI Un'area abbandonata. Da un cartello si legge che i lavori di scavo sono fermi dal 1994. E, ormai, lo spazio è in una condizione d'abbandono. Al suo interno, racconta i consiglieri del Pd, “sono cresciute erbe spontanee e piante alte diversi metri che potrebbero favorire l'attività clandestina dei tombaroli. Causa l'abbandono, il luogo è altresì ricettacolo di parassiti e ratti”. Partendo dal successo della 13ª edizione di Monumenti aperti, i consiglieri sostengono che “il patrimonio culturale della città è spessissimo chiuso, e soccombe - in questo caso specifico - nell'indifferenza generale, e della pubblica amministrazione”.
07/05/2009