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Centri antiviolenza, la Regione li sostiene con un milione

Fonte: web SardegnaOggi.it
21 dicembre 2016

Centri antiviolenza, la Regione li sostiene con un milione

Centri antiviolenza, la Regione li sostiene con un milione
La Giunta regionale ha deciso, oggi, su proposta dell'assessore della Sanità, Luigi Arru, la ripartizione di un milione di euro (700.000 a valere sul Fondo Nazionale delle Politiche Sociali e 300 mila a valere sul Bilancio regionale), come contributo a copertura delle spese per il 2016 sostenute dagli enti gestori degli otto Centri antiviolenza e delle cinque Case di accoglienza.



Il 70% delle risorse andrà alle case di accoglienza e il restante 30%, pari a euro 300.000, ai Centri antiviolenza. L'importo sarà lo stesso per tutti i Centri, ma è prevista una maggiorazione del 50% per quelli titolari di ulteriori sedi operative. L'erogazione avverrà in un'unica soluzione per garantire continuità nell'attività svolta.

COSA SONO. I Centri antiviolenza svolgono attività di tutela legale, di affiancamento e di consulenza psicologica e sociale, offrono aiuti pratici e immediati per sottrarre le donne vittime di violenza alle situazioni di pericolo e per ricreare condizioni di vita autonoma e serena. Le Case di accoglienza sono strutture di ospitalità temporanea che accolgono e sostengono donne in condizione di disagio a causa di violenza sessuale o maltrattamenti in famiglia, assieme ai loro figli minori.  Per quanto riguarda i Centri antiviolenza del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente, le risorse saranno trasferite alla Provincia del Sud-Sardegna.

 


"I Centri antiviolenza e le Case di accoglienza – afferma l'assessore Arru - costituiscono un riferimento ormai consolidato per il contrasto della violenza di genere e hanno maturato modalità di intervento coerenti agli obiettivi e alle azioni del Piano nazionale, approvato a luglio dello scorso anno. Riteniamo fondamentale rafforzare la rete strutturata di relazioni tra i Centri e le Case di accoglienza presenti nel territorio regionale consolidando le relazioni con le istituzioni. Per realizzare e monitorare le azioni del Piano nazionale, costituiremo a breve un coordinamento regionale sulle politiche contro la violenza di genere".