Disagi soprattutto per il Sulcis, il Basso Campidano e la costa orientale fino alla Baronia
Lo hanno ribattezzato il “Ciclone di Natale”. Temporali e nubifragi da codice rosso col concreto rischio di allagamenti o alluvioni. Il maltempo iniziato durante la notte è destinato oggi ad abbattersi con estrema violenza sulla parte meridionale della Sardegna, tanto che la Protezione civile ha emanato ieri sera con urgenza l'allerta meteo: quello rosso, il più elevato e pericoloso, previsto dalle prime ore del mattino di oggi sino alla mezzanotte. A far paura sarà anche il vento, con raffiche oltre i cento chilometri orari.
I RISCHI «Eravamo già in codice arancione per la notte», spiega Mario Graziano Nudda, il direttore generale della Protezione civile regionale, «ma ci hanno segnalato un'intensità maggiore con piogge sino a 200 millimetri. La centrale operativa è sempre attiva, ma ora è stato messo in allerta l'intero sistema di protezione civile isolana». Oltre all'informativa ai sindaci, sono stati messi in stato di massima allerta anche gli uomini della Forestale, i volontari delle associazioni di soccorso, militari e prefetture. «Diversi centri hanno i propri piani di sicurezza», aggiunge Nudda: «Anche in caso di grave emergenza, se ciascuno fa il proprio dovere, i rischi sono molto ridotti».
SCUOLE CHIUSE Le zone più a rischio sono l'Ogliastra, il Sarrabus, il Campidano e il Sulcis-Iglesiente (ma si teme pure per la Gallura). Molti sindaci hanno fatto scattare subito le ordinanze per chiudere le scuole di ogni ordine e grado, fino all'Università di Cagliari. Tutto bloccato nei 17 Comuni della Città Metropolitana (Cagliari, dove chiudono anche cimiteri e parchi, Assemini, Capoterra, Elmas, Monserrato, Quartu, Quartucciu, Selargius, Sestu, Decimomannu, Maracalagonis, Pula, Sarroch, Settimo San Pietro, Sinnai, Villa San Pietro e Uta), oltre ai centri del Sulcis e dell'Ogliastra, e poi su fino a Dorgali.
L'ESPERTO «Un intenso ciclone extratropicale attraverserà la Sardegna», conferma Alessandro Delitala, meteorologo del dipartimento Imc dell'Arpas, che ha elaborato il bollettino su cui poi la protezione civile ha fatto scattare l'allerta. La situazione è quella di «un fronte occluso», ovvero quando l'aria calda raggiunge l'aria fredda: «Sono previste precipitazioni intense, anche temporalesche, con cumulati di pioggia molto elevati».
VENTO FORTE Il ciclone di Natale - come lo chiamano gli esperti del portale ilmeteo.it - porterà con sé venti di scirocco che col passare delle ore potrebbero raggiungere i 100-110 chilometri orari. Il Mar Tirreno passerà da agitato a grosso, poi anche molto grosso entro domani. Molti meteorologi invitano la popolazione delle zone interessate a non sottovalutare l'ondata di maltempo, che rende concreto il rischio di «alluvioni lampo».
Francesco Pinna