Le cifre del Servizio privato nella relazione in Aula dell'assessora
Molte le richieste di frazionamento delle case Funzioni del front office , le pratiche definite e arretrate, poi frazionamenti, condono edilizio, tempistica. Nella relazione-fiume illustrata l'altra sera al Consiglio comunale l'assessora all'Urbanistica Francesca Ghirra ha condensato - traducendolo in cifre - l'impegno dell'amministrazione nel cercare di soddisfare le attese dei cittadini che chiedono tempi certi e ragionevolmente brevi quando si rivolgono al Servizio edilizia privata. Al di là delle osservazioni e critiche puntuali della minoranza, la constatazione che dietro i numeri riferiti al quadriennio 2013-2016 esista uno sforzo corale - iniziato la scorsa consiliatura con la guida dell'assessore Paolo Frau - di accorciare la forbice che ancora separa la richiesta di un servizio (dal rilascio di un permesso a un accertamento di conformità) fino alla sua concessione.
ATI .Il front office, luogo d'incontro tra i tecnici del servizio di via Sauro e i cittadini, «ha il compito», ha spiegato Ghirra, «di dare spiegazioni, ascoltare, recepire segnalazioni o suggerimenti e comprendere le necessità dell'utenza». Da quest'anno il servizio è arricchito «dal front office dell'Ati, l'Associazione temporanea d'imprese che cura l'appalto di re-ingegnerizzazione dei processi».
RICHIESTE «Con la modifica dell'articolo 64 del Regolamento edilizio», ha precisato l'assessora, «è stata introdotta la possibilità di frazionare gli appartamenti». Richieste in aumento: dalle 92 del 2013 alle 125 di quest'anno.
CONDONO Si tratta di un titolo rilasciato in sanatoria «a seguito di leggi straordinarie dello Stato e della Regione». Cinque le leggi di riferimento. Se nel 2013 c'erano 8.800 pratiche da definire, quest'anno, risultano 5.450 pratiche da istruire e 7.929 da rilasciare. Delle 300 nuove pratiche presentate, 150 le ha già istruite l'Ati, 200 sono in corso. «Stiamo attivando il primo cantiere e tutte le azioni in campo per superare le criticità».
I TEMPI Nella marea di dati elencati dall'assessora spiccano i tre mesi d'attesa per avere il permesso di costruire o il certificato di agibilità.
IL FUTURO Tra le strategie messe in campo dalla Giunta ci sono la semplificazione («eliminando i passaggi inutili»), l'innovazione tecnologica («per garantire efficacia, efficienza e trasparenza»), la redazione di linee guida per l'«applicazione delle norme che destano maggiori dubbi». Ghirra: «È prevista l'istituzione dell'Osservatorio sull'Urbanistica e sull'edilizia». Obiettivo: «Favorire la comunicazione tra amministrazione e ordini professionali in riferimento alla criticità dei procedimenti per il rilascio dei titoli edilizi, ma anche affiancare l'amministrazione nelle attività di aggiornamento e interpretazione del regolamento edilizio».
Pietro Picciau