Una presentazione con colonna sonora: in sala si prova il Coro degli zingari del “Trovatore”, e nel foyer di platea si parla di futuro. Quello di un teatro che gioca al rilancio e punta su internazionalizzazione e co-produzioni, qualità, quantità, oculatezza, coinvolgimento dei giovani. Parla di valorizzazione della musica negata, il sovrintendente Orazi, riferendosi a Respighi, e snocciola le cifre di una produzione in crescita, certificata dai punteggi del Fondo unico dello spettacolo (dai 771 del 2012 a 1200). Annuncia la stabilizzazione dei precari, il dimezzamento del debito, il pareggio del bilancio e l'accordo di programma Regione, Comune e Lirico, che consentirà l'apertura del piccolo teatro del Parco della musica e la nascita del teatro in piazza Nazzari. Dà notizia di progetti che vedono il Lirico col Rotary per l'umanizzazione negli ospedali, e col Forte Village per un festival della lirica. E parla infine della nascita di un Concorso intitolato a Giusy Devinu.
Al suo fianco, il direttore artistico Meli. Presente, con una lettera, l'assessore comunale alla cultura Paolo Frau. In sala, gli interventi di Gianluca Floris, presidente del Conservatorio, Sabino Lenoci, padrino del Concorso Devinu, Andrea Lixi, Rotary, e per il Consiglio di indirizzo, Francesco Boggio e Tore Cherchi, che ha ribadito l'importanza fondamentale di quel debito di 5 milioni con la Regione, sanato e trasformato in una ricapitalizzazione del teatro. (mpm)