Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Gualazzi, musica speciale per emozionare la Sardegna

Fonte: La Nuova Sardegna
7 dicembre 2016

 


Il cantante di Urbino in concerto domani a Cagliari e a San Silvestro a Sassari «Celebro i “mostri sacri” ed elaboro nuovi linguaggi ma sempre con rispetto»
di Andrea Musio
 

CAGLIARI. Amore, vita, pace ovvero il manifesto ottimista di Raphael Gualazzi. Il cantante e pianista di Urbino arriva in Sardegna per due concerti che si preannunciano memorabili. Il primo è fissato per domani, a partire dalle 21 all'Auditorium del Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” mentre la notte di San Silvestro sarà a Sassari sul grande palco che verrà allestito in Piazza D'Italia, insieme a Beppe Dettori e le selezioni musicali del Dj Pille. Entrambe le serate saranno allestite da SEM. «Saranno due spettacoli pieni di musica e divertimento – assicura lo stesso Gualazzi - Vi saranno alcuni brani dell'ultimo lavoro ma anche i principali successi dei lavori passati e alcune rivisitazioni del repertorio afro-americano a me, e alla band che mi accompagna, molto caro, tutto arrangiato e pensato da me in ogni singola nota e dettaglio». “Love Life Peace” (Sugar records, 2016) è il quarto album di Raphael Gualazzi e si discosta dalle precedenti pubblicazioni caratterizzate da una forte connotazione classica e blues e messe un po' da parte nel cd anticipato, la scorsa estate dal brano di successo “L'estate di John Waine”.
«In realtà – spiega Raphael - ho sempre amato le contaminazioni e le ritengo un'importante stimolo per rafforzare e sviluppare al meglio la mia cifra stilistica e vena creativa relativa. Non c'è da preoccuparsi perchè il live lascia sempre molto spazio alle variazioni. Non a caso lo spettacolo è molto differente dall'album. Sarò accompagnato da una band di sei elementi (Gianluca Nanni – batteria percussioni, Anders Ulrich – basso e contrabbasso, Laureant Miquet - chitarra, banjo-ukulele e mandolino, Luigi Faggi - tromba, flicorno, trombino, tastiera e cori, Marco Postacchini - sassofono,clarinetto, flauto e cori, Pierluigi Bastioli - sousafono, trombone e cori). Per questa formazione ho scritto personalmente degli arrangiamenti ad hoc. In questo modo le componenti classiche e le venature blues riprendono vita». La vena “amarcord” viene ulteriormente amplificata nelle tredici canzoni che lo compongono, con riferimenti a un passato non troppo lontano in cui i valori erano più chiari e semplici. «Non sento mai nostalgia nei miei brani – precisa l'autore –. A volte sono evocativi semplicemente perché il passato, in alcuni casi, ha tanto da insegnarci, altre volte, la tradizione può' essere lo scrigno delle intuizioni o degli avvenimenti futuri... chissà». Eppure ogni brano sembra riportare alla memoria i grandi del passato della musica mondiale. Un esempio su tutti è “Disco Ball” capace di richiamare alla mente lo stile di Prince. «L'amore e il rispetto per la musica, negli anni mi hanno dato la possibilità e l'opportunità di nutrire il mio percorso, sia live che discografico, di grandi ispirazioni. Proprio come Ray Charles a volte si ispirava a Charles Brown o a Nat King Cole o come Tom Waits si ispirava a Fats Waller. Io vivo il grande patrimonio culturale che questi mostri sacri hanno lasciato alla musica, li celebro e in questo modo elaboro nuovi linguaggi musicali».
“Love Life Peace” regala grandi emozioni, sa far ballare ma anche ragionare come nel caso di “Lotta Thing”. «Quel brano in particolare – spiega - è un manifesto di ispirazione palazzeschiana, quello dell'assurdità sociale. Problemi effimeri del cosiddetto primo mondo, vengono elencati in modo nevrotico per poi sfociare, sul finire di ogni strofa in qualche frase, più o meno metaforica, che rimanda alle vere questioni, ai problemi reali del terzo e quarto mondo che ritroviamo anche dentro le nostre realtà. Non vuole essere una predica ma più un invito a essere se stessi, come dico nella frase finale “please be yourself”, e a ritornare alle origini e ai valori che realmente costituiscono la nostra più' grande ricchezza:
l'amore, la vita, la pace, l'amicizia, la famiglia, la condivisione». L'unico modo per comprendere è prendere parte a uno dei suoi concerti. «Ci saranno momenti di ritmo, intimità, festa e passione. L'elemento conduttore di tutta questa musica, di tutti questi generi sarà il divertimento».