Atletica: quinto successo in sei anni. Alle sue spalle Abdelkader e Merenda
Cinque successi nelle ultime sei edizioni: dopo quella italiana, Said Boudalia è pronto a prendere la “cittadinanza cagliaritana”. Ieri ha dominato un'edizione magnifica della “Crai Cagliari Respira”, la nona messa in piedi da un Cagliari Marathon Club sempre più attrezzato e maturo. Alle sue spalle, dopo 21,097 km, c'è un altro marocchino ormai naturalizzato, l'olbiese Oualid Abdelkader, secondo, mentre Michele Merenda, altro habituée del podio, si tiene stretto il terzo posto.
PARTECIPAZIONE Ecco, se un difetto si può trovare a questa corsa che esalta le bellezze di Cagliari (il porto, il centro, gli impianti sportivi, il lungomare, il parco), è che non ha ancora fatto breccia nel cuore dei podisti italiani. Merita di essere scoperta anche se, forse, per farlo ha bisogno di crescere. Non nell'aspetto organizzativo, già eccellente, anche se tutto è migliorabile, ma in quello chilometrico: in tanti chiedono che diventi una maratona full distance.
CANDELINE Lo stadio Riccardo Santoru, assolato, ha scaldato il cuore della grande Claudia Pinna, che sul traguardo si è consolata con l'ennesima vittoria della piccola delusione di non far parte della squadra azzurra per gli Europei di cross di domenica a Chia. La sangavinese fedele al Cus Cagliari ha spento ieri 39 candeline, sbuffando per quasi 78 minuti per precedere, come un anno fa, Manuela Manca e Roberta Ferru.
GIORNATACCIA Mentre lei e Boudalia portavano in trionfo sul podio l'organizzatore Paolo Serra, Abdelkader cercava il modo di tornare a casa, a Olbia. Motivo? Ha lasciato l'auto in sosta vietata e il carro attrezzi non l'ha perdonato. Ma cosa si può dire alla polizia municipale che ha tenuto a bada per tutta la mattina gli automobilisti (sempre meno) che non hanno ancora capito che un po' di pazienza non ha mai ucciso nessuno.
STAGIONE LOGORANTE Si accontenta del terzo posto Michele Merenda, che magari sperava in un crono più benevolo: «Ma oggi le gambe andavano così e va bene», sorride lo chef siciliano che vive a San Vito ed è in cerca di occupazione. Il tempo dei campionati italiani di marzo l'avrebbe portato ieri sul gradino più alto del podio, ma ogni giornata fa storia a sé.
I TEAM Al traguardo sono arrivati in 859, compreso il comico Massimiliano Medda, debuttate “scortato” dall'Ironman Roberto Zorcolo, suo allenatore. Poi c'erano le 113 staffette. Le migliori, Judith Van Ejik e Maurizio Lepori (1.22'04”), Antonio Zedda e Luigi Biggio (1.22'19”), Sara Paschina e Giulia Innocenti (1.22'47”).
Carlo Alberto Melis