Le firme sono oltre 120 mila: tanti i visitatori dell’edizione 2009 di Monumenti aperti, la numero 13. Quattordicimila in meno dell’anno scorso, ma comunque tantissimi. L’ormai classica “due giorni” culturale si conferma amatissima dai cagliaritani. E dai turisti. Molti quelli che, arrivati per la sagra di Sant’Efisio, si sono trattenuti per il fine settimana e hanno accolto con piacere la ricca offerta culturale, con l’imbarazzo della scelta in una lista davvero nutrita di siti visitabili gratis e con guida: dalla A dell’anfiteatro romano alla V della Villa di Tigellio, la città ha davvero messo in mostra il meglio dei suoi tesori, facendo scoprire agli ospiti (ma anche ai residenti, che spesso non trovano il tempo di esplorare il luogo in cui vivono) la sua storia millenaria.
I TURISTI. Tanti sono arrivati in aereo: grazie alle nuove rotte varate dalla Ryanair, che collega lo scalo cagliaritano con 24 aeroporti italiani ed europei, la Sogaer stimava che fra il 24 aprile e il 4 maggio sarebbero atterrati a Elmas circa 55 mila passeggeri: settemila in più rispetto allo stesso periodo del 2008, quando le rotte di Ryanair su Cagliari erano solo quattro. Secondo le stime di uno dei direttori marketing della compagnia irlandese, Luis Fernandez, gli arrivi saranno 600 mila quest’anno e un milione e 400 mila nel 2010: davanti a un flusso turistico di queste dimensioni, certo non è pensabile di tenere aperti 12 mesi su 12 tutti e 98 i monumenti di questo fine settimana (la macchina organizzativa è davvero imponente, e comporta l’impegno volontari di 2.500 fra alunni delle scuole cittadine, membri di gruppi e associazioni culturali, appartenenti di enti di vario genere) ma almeno una buona parte sì.
IL DIALOGO. «Ci stiamo pensando», afferma Gerolamo Solina, dirigente dell’assessorato comunale alla Cultura: «Gli assessori competenti hanno cominciato a discuterne. L’ipotesi è di trovare un modo per contenere, e dove possibile azzerare, i biglietti d’ingresso per i principali luoghi di cultura della città.A breve ci sarà un incontro sul tema fra Comune e Regione ».
IL CASO. C’è da augurarsi che i due enti riescano, col dialogo, a fare di meglio di quanto è accaduto per la Manifattura tabacchi, unico dei 99 monumenti annunciati a restare chiuso: il Comune, che ai tempi della Giunta Soru ne reclamava a gran voce la gestione, ha presentato un’istanza all’amministrazione regionale chiedendo di poterne disporre per Monumenti aperti. La risposta è stata positiva: a patto, però, che il Comune si curasse di metterla in sicurezza, visto che in buona parte dell’edificio ci sono lavori in corso (ponteggi, pignatte pericolanti, cornicioni a rischio). Il 21 aprile, Gerolamo Solina e alcuni tecnici del Comune hanno fatto un sopralluogo: certo, ci sarebbe stato da transennare le zone pericolose, organizzare i percorsi per le visite e dare una pulita. Invece? «La caduta di alcuni calcinacci, due giorni prima della manifestazione, ci ha scoraggiati dall’aprire», spiega il dirigente: «Troppo pericoloso ». Dalla Regione, però, dicono che «dal Comune nessuno ci ha più contattati fino alle 14 del 30 aprile, giorno prefestivo».
GLI ALTRI EVENTI. La manifestazione proseguirà sabato e domenica prossimi a Iglesias, Sassari e Quartu Sant’Elena. Calendario completo degli eventi e lista dei siti visitabili sul sito www.monumentiaperti. com.MARCO NOCE