Rassegna Stampa

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Il violinista dimenticato: Giuseppe Agus, musicista a Londra nel Settecento

Fonte: web sardiniapost.it
5 dicembre 2016

Il violinista dimenticato: Giuseppe Agus, musicista a Londra nel Settecento

Era la metà del Settecento, il secolo dei lumi, quando nella scena musicale internazionale si affacciava un giovane e talentuoso violinista cagliaritano: Giuseppe Agus, nato a Cagliari nel quartiere Marina nel 1722, arrivò nella capitale inglese a 28 anni con un bel bagaglio di studi musicali alle spalle; non fece fatica a inserirsi nell’ambiente dei concerti, divenne presto amico delle personalità artistiche più influenti dell’epoca e musicista stimato e rinomato.

Col tempo, purtroppo, la sua città natale ne ha perso la memoria: a due secoli e mezzo di distanza un gruppo di studiosi sta cercando di fare luce sulla vita e le opere di Giuseppe Agus e tributargli gli onori che merita. Sabato a Cagliari, con la giornata di studi ‘Giuseppe Agus, un violinista cagliaritano nella Londra del ‘700’ organizzata dall’associazione Echi Lontani insieme al Conservatorio di Musica di Cagliari, ci sarà il primo appuntamento di un progetto triennale di ricerca dedicato proprio al musicista sardo dimenticato.

“La scoperta della sua opera è avvenuta per caso – ci racconta Enrico Di Felice, flautista cagliaritano che per primo ha compreso la portata dell’arte di Agus – era il 1991 e stavo studiando le composizioni di Luigi Boccherini quando ho letto che alcune musiche stampate a Parigi e attribuite a Boccherini, i Duetti op. 37 per due violini, erano in realtà di Giuseppe Agus. Questo mi ha incuriosito e ho iniziato una ricerca più approfondita: mi ha colpito soprattutto che il suo nome fosse associato a un musicista di grande rilievo in quegli anni, evidentemente anche Agus doveva essere conosciuto e stimato negli stessi ambienti”.

La produzione su cui oggi si hanno documenti certi non è tantissima: una decina di raccolte di sonate, tra cui quelle per violino, viola e violoncello, conservate tra la British Library di Londra e la Biblioteca Nazionale di Parigi. Niente è invece conservato a Cagliari, ed esiste a oggi una sola registrazione delle sue composizioni realizzata dall’Ensemble L’Apotheose (oltre a Di Felice suonano Fabrizio Cipriani, Marino Lagomarsino, Luigi Moccia, Alessandra Medde, Antonio Ligios) ma non ancora pubblicata.

“A Londra Agus ricoprì un ruolo di primo piano nella vita culturale della città – prosegue Di Felice – allora considerata la capitale della musica. Qui iniziò a collaborare anche con Georg Friedrich Händel e Johan Christian Bach, figlio di Johan Sebastian. Con loro partecipò alla creazione di ‘A Love in a village’, un ‘pasticcio’, un’opera comica a cui lavorarono anche i massimi musicisti presenti a Londra in quel periodo: la composizione ebbe un successo strepitoso tanto da essere replicata ogni anno per cinquant’anni a Covent Garden”. Gli studi sul materiale conosciuto di Giuseppe Agus ci parlano di un musicista perfettamente integrato nella scena culturale anglosassone ma allo stesso tempo innovativo e coraggioso, che contribuì al passaggio dal severo linguaggio del ‘Barocco musicale’ verso il più moderno ‘Stile galante’.

Tutte le novità sulla riscoperta di Guseppe Agus verranno illustrati sabato, in occasione della giornata di studi in programma al Conservatorio di Musica di Cagliari dalle 9.30. Dopo i saluti istituzionali con Gianluca Floris ed Elisabetta Porrà, presidente e direttrice del Conservatorio di Cagliari, di Paolo Frau, asssessore alla Cultura del Comune di Cagliari, di Graziano Milia, responsabile comunicazione della Fondazione di Sardegna e di Dario Luisi, del direttore del dipartimento di Musica antica del conservatorio “J. J. Fux” di Graz (Austria), ci sarà l’intervento di studiosi e musicisti tra cui Myriam Quaquero,  Enrico Di Felice, Enrico Fanni, Roberto Milleddu.

La giornata proseguirà alle 20 nel Palazzo Regio con il concerto “Agus e Händel”: protagonista sarà il Bizzarria Ensemble, composto da Attilio Motzo (violino barocco), Sara Meloni (violino barocco, viola), Fabrizio Meloni (violoncello barocco), Fabrizio Marchionni (clavicembalo).  Un altro concerto, dal titolo “Agus e J. C. Bach-Confronti” sarà proposto sabato 10 dicembre alla stessa ora, sempre nel Palazzo Regio:  protagonista sarà, ancora una volta, il  Bizzarria Ensemble.