Cancelli sbarrati. Don Cugusi: non ci hanno dato i fondi
Manifattura chiusa per il crollo dic alcinacci La scoperta il giorno prima dell'iniziativa
La Manifattura cade a pezzi e l’area di Sant’Eulalia resta off-limits: anche il portico romano riportato alla luce da pochi mesi. Sono le porte chiuse di Monumenti aperti. Passate dal boom di visite ai cancelli sbarrati. La gigantesca struttura di viale Regina Margherita ha spalancato le porte per la prima volta all’inaugurazione della manifestazione nel 2007: un successo. Ma nel 2008 saltò l’accordo tra Regione e Comune “in guerra fredda” e i cancelli del vecchio sigarificio rimasero chiusi, scatenando l’ira del Comune. Nel 2009 via Roma e viale Trento si allineano politicamente e la Manifattura torna nella guida ai monumenti che elenca i siti visitabili. Ma proprio il giorno prima dell’apertura, è saltato tutto. I tecnici comunali avrebbero notato alcuni pesanti calcinacci crollati proprio lungo l’itinerario studiato per i visitatori. Si attendono reazioni da Alleanza nazionale, da anni vigile sulla fruizione del monumento. Delusione anche a Sant’Eulalia. Dopo uno scavo durato ben 18 anni, il 17 dicembre scorso, presente il sindaco Emilio Floris, il sito era stato inaugurato. Con una chicca: un tratto di portico lungo 25 metri e largo 8 risalente al IV secolo dopo Cristo. «Un’opera imponente assolutamente inedita», per l’ar- 3Una visita a Sant'Eulalia cheologa Donatella Mureddu. Ma sfogliando la brochure di Monumenti aperti 2009, l’area archeologica di Sant’Eulalia non c’è. E nemmeno il portico. «Non abbiamo avuto i soldi per mettere le passerelle in sicurezza - spiega il prete-archeologo don Mario Cugusi - abbiamo altezze di 6 metri ed era pericoloso portarci gruppi affollati». Servono solo 4 mila euro. Ma nemmeno tra i 760 mila della Settimana Santa sono stati trovati. ¦ EN.NE.