Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Mini balletti”, grande Pennini

Fonte: L'Unione Sarda
29 novembre 2016

DANZA. Al Massimo di Cagliari per la stagione firmata da Sardegna Teatro

 

 

A volte l'ispirazione per uno spettacolo nasce nei modi più imprevisti. A Francesca Pennini di Collettivo Cinetico, ad esempio, è venuta tirando fuori dal cassetto un quaderno delle scuole elementari contenente pensieri e disegni coreografici creati da bambina, ripresi in mano da adulta e impaginati nello spettacolo “10 mini balletti” approdato l'altra sera al Massimo di Cagliari per la stagione di Sardegna Teatro.
Un viaggio nel tempo attraversato da bravura e ironia, tecnica e fantasia, in cui la coreografa e danzatrice emiliana mescola codici e stili, coreografia e danza che, storicamente, sono sempre andate a braccetto benché differenti: la coreografia è una pratica mentale, ed è cosa ben diversa dalla danza che appunto si fa con il corpo.
Per questo flashback sulla propria infanzia, Pennini sceglie la forma dell'assolo che anni addietro rappresentava il momento clou della carriera, ma che ora ormai è diventato consuetudine diffusa. In scena la danzatrice ferrarese è performer dal fascino magnetico.
Avvolta da musiche che spaziano dal barocco a Cher, snocciola i miniballetti che scorrono secondo una propria storia, una propria struttura, un preciso schema di distribuzione nello spazio. Una danza che si snoda in un percorso fatto di memoria, energia, posture, esplorazione di tensioni ed equilibri, respiro e traiettorie, contorsioni e sospensioni, fluidità e dinamismo, rimandi ginnici e grand-jeté.
Con qualità che esplodono, si sviluppano e si esauriscono per poi riaffiorare in nuove idee, nuovi impulsi e variazioni. Prima di ogni miniballetto o durante la sua esecuzione, l'autrice spiega cosa il pubblico vedrà o sta vedendo, catapultando lo spettatore dentro ciò che si consuma sul palco. Dove si affaccia anche un drone danzante che muovendo una montagna di piume posizionata al centro crea un nuovo spazio scenico.
Il finale offre l'ennesima trasformazione. Nuvole di fumo avvolgono il corpo nudo della Pennini, ricoperto un poco alla volta da un nero catrame che cancella ogni traccia delle pelle diventando figura lontana e misteriosa. Lunghi applausi.
Carlo Argiolas