Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Partiamo al Massimo con un “Faust” che stupirà»

Fonte: L'Unione Sarda
28 novembre 2016

La Grande Prosa Antonio Cabiddu spiega il cartellone dell'imminente stagione Cedac

 

 

 

Ma quante conferenze stampa avete fatto?
«Diverse, le prossime saranno a Tempio e Nuoro. Il Circuito della prosa è presente in 18 località, in ciascuna cerchiamo di sensibilizzare e coinvolgere il pubblico».
Antonio Cabiddu (deus ex machina del Cedac dalla sua costituzione nel 1986) ridacchia perché sa che in questi giorni ha inflazionato l'attenzione delle redazioni con i programmi che il circuito regionale ha diversificato nel territorio. Ora, però, da mercoledì inizia la rassegna madre “La grande prosa” del Teatro Massimo.
Dunque si torna a casa.
«Cagliari è la piazza più importante del Circuito. La stagione 2016/2017 al Teatro Massimo offre un cartellone di 10 spettacoli per un totale di 56 recite. Un impegno notevole che il pubblico mostra di apprezzare con una partecipazione di 2.500 abbonati e una stima di oltre 34 mila presenze come nella stagione passata».
Complimenti.
«Grazie, in raffronto con piazze più popolose rappresentiamo una percentuale molto elevata rispetto alle medie nazionali. Lo ha certificato uno studio dell'Università Ca' Foscari di Venezia».
Si parte mercoledì con il “Faust”. Un lavoro ambizioso.
«Ogni stagione apriamo con uno spettacolo curioso, fuori dall'ordinario. Una sorta di aperitivo stuzzicante. Quest'anno abbiamo scelto il progetto di una giovane regista tedesca, Anna Peschke, la quale partendo dal “Faust”di J.W. Goethe utilizza l'espressività affascinante degli artisti dell'Opera di Pechino per proporci una performance sofisticata tra Oriente e Occidente».
Quale la filosofia nelle scelte di quest'anno?
«In genere non ci facciamo condizionare da un unico filo conduttore. Riteniamo invece utile offrire un ampio ventaglio di proposte per intercettare le variegate sensibilità del pubblico, con un occhio sempre attento alla qualità e alla originalità delle proposte. Quindi il talento e la forza creativa sono gli indicatori alla base delle nostre scelte. Naturalmente misceliamo i grandi classici con autori contemporanei. Ovviamente, gli interpreti e i registi, al di là della notorietà, sono determinanti per dare spessore e credibilità al progetto».
Iniziamo con i classici.
«In questa stagione al Teatro Massimo sono presenti appunto “Faust” ma anche dal 25 gennaio “Amleto”. Si tratta indubbiamente di due classici, ma significativamente rivisitati in una messa in scena contemporanea che si rivolge ad un pubblico contemporaneo, come precisa Daniele Pecci, regista interprete di “Amleto”».
C'è un'altra vostra passione, la napoletanità.
«La napoletanità rappresenta una delle tradizioni più importanti della drammaturgia italiana. Molte compagnie la frequentano con successo. Nel nostro cartellone sono presenti due lavori che, nel loro genere, possono essere considerati dei classici: “Non ti pago!” del grande Eduardo De Filippo con la regia del compianto Luca, sostituito nella parte da Gianfelice Imparato (dall'11 gennaio) e “Miseria e Nobiltà”, testo farsesco di Eduardo Scarpetta dal 15 marzo».
Spiccano gli attori nelle veste di registi.
«Non è un caso che molti attori si impegnino anche nella regia per conseguire una maggiore adesione delle proprie capacità attoriali al progetto di messa in scena. Nel nostro cartellone notiamo Luca Zingaretti, regista e interprete di “The Pride” (dal 15 febbraio); Monica Guerritore in “Mariti e Mogli” di Woody Allen in chiusura dal 26 aprile; Enzo Vetrano e Stefano Randisi in “Assassina” di Franco Scaldati, dall'8 febbraio, oltre a Alessando Gassmann che ha curato la regia di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, dal 29 marzo».
Poi c'è questo gioco con il cinema, come funziona?
«Ben sette degli spettacoli in cartellone potranno essere visti nella versione originale cinematografica al Cinema Odissea la domenica e il lunedì, in contemporanea con la messinscena a teatro, con celebri interpreti, tra cui Laurence Olivier, Hanna Schygulla, Jack Nicholson, Mia Farrow, Eduardo e Peppino De Filippo, Paolo Stoppa,Totò, Sofia Loren e tanti altri».
Giuri che non convocherà altre conferenze stampa.
«Impossibile, non giuro, ora ci attende Nuoro, una scommessa importante per tutto il Circuito».
Francesco Abate