Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arriva la norma salva-ambulanti

Fonte: L'Unione Sarda
24 novembre 2016

Gli spazi per i mercatini saranno riassegnati da luglio 2017 fatti salvi i diritti già costituiti

La direttiva Ue riguarda 11mila sardi impiegati in 7mila attività Gli 11.000 sardi che lavorano nelle oltre 7.000 attività commerciali su area pubblica (i mercati ambulanti, per intendersi) sono salvi. La direttiva Bolkestein dell'Unione europea, un documento recepito dall'Italia nel 2010, che prevede la riassegnazione di tutti gli spazi per i mercati ambulanti a partire da luglio 2017 (l'obiettivo è un principio di turnazione nell'utilizzo del suolo pubblico da parte dei privati) fa salvi i diritti già costituiti: «Chi occupa da tempo gli spazi avrà una prelazione», assicura Marco Medda, presidente provinciale di Anva, l'associazione nazionale del commercio su aree pubbliche che aderisce alla Confesercenti. Una sorta di deroga che riguarda gli ambulanti storici: occorrerà fare la domanda e si potrà contare su un tesoretto di punti che cambia in base all'anzianità di occupazione del posteggio, di iscrizione alla Camera di Commercio, e alla regolarità contributiva.
LA CONCESSIONE Varrà per dodici anni, rispetto ai dieci attuali, e uno stesso soggetto potrà avere al massimo quattro o sei posti, a seconda delle dimensioni del mercato. Una novità per questi lavoratori, perché finora valeva il rinnovo automatico: alla scadenza della concessione, bastava andare in Comune a chiedere il rinnovo. «È un ottimo risultato», spiega Nicola Murru, direttore provinciale di Confesercenti, «diversamente si sarebbe precarizzato un settore che rappresenta una sorta di “polmone” che aiuta a mettere in regola posizioni lavorative spesso border line».
LA BUROCRAZIA In questo modo, quindi, potrebbe accadere che dopo aver messo in moto una maxi macchina burocratica ognuno si ritrovi ad avere lo spazio che aveva prima. Messa così, forse, sembra semplice. Ma quello che si sta verificando racconta tutt'altro. Detto, infatti, che nessuno, attualmente, ha in assoluto la certezza di ottenere il vecchio posto, il problema di questi giorni è legato al ritardo dei Comuni nella predisposizione dei bandi con cui devono essere assegnati i nuovi spazi. «La responsabilità è anche della Regione che non ha indicato i parametri che dovranno seguire gli enti locali», spiega ancora Medda. «Accelerare i tempi per la pubblicazione dei bandi è fondamentale non solo per i lavoratori che hanno già uno spazio in concessione». Gli ambulanti dovranno comunque partecipare a una gara per riavere il posteggio, «ma anche chi uno spazio non lo ha e desidera una nuova concessione», spiega Medda.
I POSTI DI LAVORO Esiste una nuova disponibilità di spazi pari a un migliaio di nuove concessioni, che possono dare lavoro ad altre 1.500 persone. «Considerato che si tratta di un settore che produce un giro d'affari di circa 100 milioni l'anno, i mercati ambulanti rappresentano un pezzo importante dell'economia regionale», dice Medda. Non solo. «Garantiscono un servizio nei paesi dell'entroterra e rappresentano un presidio sul territorio».
LA RIVOLUZIONE Insomma, la rivoluzione che riordina l'intero settore del commercio su area pubblica si annuncia «di quelle epocali», dice ancora Medda. «Nostro intento è creare le condizioni favorevoli a tutela della categoria che rappresentiamo e aiutare le amministrazioni comunali in un percorso che potrebbe riservare non poche difficoltà».
Mauro Madeddu