Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Corruzione, l'Isola non è felice «In Sardegna l'Anac ha segnalato il project financing di Nuoro»

Fonte: L'Unione Sarda
23 novembre 2016

Raffaele Cantone conferma l'attenzione dell'Authority nazionale anche sugli appalti sardi

 

Gli appalti per la costruzione della strada Sassari-Olbia, la progettazione di porticcioli e impianti sportivi in diversi comuni sardi, forniture mediche e di ausili sanitari, il project financing della Asl di Nuoro per il nuovo ospedale. La corruzione, lo raccontano inchieste e indagini, serpeggia nell'Isola. Secondo Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), «la Sardegna è a rischio perché in Italia esistono tassi elevati di corruzione, soprattutto dove ci sono interessi della pubblica amministrazione».
GLI ACCERTAMENTI Il “cancro” della corruzione è stato sviscerato nel convegno di ieri mattina, all'ex Lazzaretto a Cagliari, organizzato dalla questura del capoluogo. Una discussione costruttiva e formativa “sul contrasto al fenomeno corruttivo, tra prevenzione e repressione”. Cantone, uno dei quattro relatori della giornata di lavori, ha confermato la particolare attenzione dell'Autorità sulla Sardegna. Nel mirino non solo il project financing della Asl di Nuoro per la costruzione del nuovo ospedale, bloccato dall'Anac: «Ci sono altri atti aperti», ha riferito Cantone. Impossibile conoscere zone e settori interessati. Il magistrato, alla guida dell'autorità dal marzo 2014, ha parlato delle strade da percorrere per combattere la corruzione.
QUESTIONE CULTURALE «Non si può pensare di sconfiggere la corruzione solo con la repressione, che è indispensabile», ha detto. «Si deve utilizzare la prevenzione. E soprattutto l'aspetto educativo e culturale: per troppo tempo abbiamo sottovalutato la pericolosità del fenomeno che ha portato a considerare corruttori e corrotti come dei furbi e non come dei delinquenti. Oggi finalmente il meccanismo è venuto meno». I cittadini, ha poi aggiunto Cantone, «percepiscono l'esistenza di una corruzione dilagante. Non è però basato su dati reali, perché le persone non sono quasi mai a conoscenza di episodi di corruzione, ma sull'assenza di fiducia nelle istituzioni preoccupante».
LA POLITICA Tutta colpa della politica? Per il presidente dell'Anac il problema è squisitamente italiano: «La politica esiste in tutti i paesi del mondo ma difficilmente si trova questo tasso di corruzione. Si deve andare verso una buona politica: un'amministrazione trasparente rende molto più difficile la corruzione». Il compito dell'autorità è «vigilare» ma in «modo collaborativo». A chi punta a un'eliminazione di norme e vincoli per snellire le procedure pubbliche, Cantone replica: «Attenzione, perché la “deregulation” totale finisce per essere un aiuto alla corruzione». Il magistrato ha ribadito le difficoltà legislative per combattere la corruzione, sottolineando l'importanza di adottare «controlli e procedure per rendere complicati gli episodi di corruzione negli uffici pubblici maggiormente a rischio». Un altro “nemico” da sconfiggere è il riciclaggio: «Sequestrare beni acquistati con capitali illeciti, provenienti anche dalla corruzione, significa assestare un duro colpo alle organizzazioni criminali». Un tema ripreso anche da Filippo Spiezia, magistrato e membro italiano dell'agenzia Eurojust (intervenuto come relatore insieme al procuratore capo facente funzioni, Gilberto Ganassi, e Gaetano Grassi, presidente fondazione Antiracket): «Esistono ancora troppi ordinamenti che offrono sicuri paradisi non solo fiscali ma anche sul piano penale». E in Italia la prescrizione danneggia la lotta alla corruzione: «Molte inchieste penali sono naufragate per la prescrizione. Si sta lavorando per cambiare rotta».
GRANDE ATTENZIONE Nonostante l'esistenza di inchieste e indagini, la Sardegna sta meglio rispetto al resto d'Italia: «I sardi», ha evidenziato il questore di Cagliari, Danilo Gagliardi, «non sono attratti da questi fenomeni criminali. La corruzione in Sardegna è ancora allo stato embrionale. Noi lavoriamo e stiamo attenti affinché non si possa sviluppare». Le risorse non mancano: «Per le attività di indagine non ci sono strette economiche», ha spiegato il vice capo della Polizia, Antonino Cufaro. «Anche a Cagliari, dall'anno scorso, è presente un'unità speciale anticorruzione».
Matteo Vercelli