Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Doppia preferenza, Comuni sardi in “lutto”

Fonte: L'Unione Sarda
23 novembre 2016

Protesta in tutta l'Isola per lo stop alla modifica della legge elettorale

La rappresentazione plastica dell'oblio sulla doppia preferenza di genere è sintetizzata nella bandiera dei Quattro mori con il nastro nero del lutto. Una cartolina indirizzata al Consiglio regionale e che, ieri mattina, è stata spedita da oltre 120 Comuni della Sardegna. Tutti hanno aderito alla campagna lanciata dall'associazione “Meglio in due” per inserire il doppio voto uomo/donna nella legge elettorale regionale.
SIT-IN Sotto il palazzo del Comune di Cagliari ci sono diverse bandiere dei Quattro mori con il fiocco nero. Insieme all'associazione ci sono alcuni rappresentanti dell'Ugl a sostegno della campagna sulla parità. «Basta una modifica per cambiare la legge statutaria elettorale», spiega Elena Secci, una delle coordinatrici dell'associazione, «non possiamo più accettare il disinteresse delle istituzioni regionali». Il filo diretto con gli altri sit-in è testimoniato dalle numerose foto che arrivano durante l'ora di manifestazione. La scelta del palazzo municipale è proprio per dare un segnale univoco, ma soprattutto una scelta simbolica di una sede istituzionale che, nei centri con oltre 5.000 abitanti, ha sperimentato la doppia preferenza di genere.
L'ACCUSA Un'altra coordinatrice del movimento, Lucia Tidu, è convinta si tratti di «una battaglia di civiltà con uno strumento in grado di riequilibrare la rappresentanza nelle istituzioni». Il ricordo del voto segreto che la scorsa legislatura aveva affossato la doppia preferenza di genere è ancora vivo: «Molti consiglieri si sono ripresentati alle elezioni incolpevoli di questa scelta», lamenta Elena Secci, «il risultato è che abbiamo un'assemblea con sole quattro donne». La doppia preferenza di genere deve essere «una prassi temporanea per accelerare su un processo che, però, è prima di tutto culturale», conclude la coordinatrice.
AL LAVORO L'appello per la doppia preferenza di genere è stato raccolto dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau: «Sostengo e ritengo essenziale la battaglia sulla doppia preferenza di genere e sono pronto a confrontarmi nel merito con l'associazione “Meglio in due”». Qualcosa nel palazzo di via Roma si sta muovendo, con il lavoro della sottocommissione nata proprio per analizzare le diverse proposte e fare una sintesi.
I DUBBI Il Comune di Carbonia, non ha aderito alla campagna e bocciato la mozione. A motivarlo è la sindaca, Paola Massidda: «L'argomento dovrebbe essere inserito all'interno di politiche sociali più efficaci. Come Movimento 5 stelle siamo riusciti a portare avanti le donne senza espedienti di questo tipo ma grazie a un cambiamento culturale».
Matteo Sau