Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Matrimoni fuori dal Comune Per i riti civili Castello di San Michele, Giardini e Municipio

Fonte: L'Unione Sarda
22 novembre 2016

MUNICIPIO.

Presto la delibera che consentirà le nozze anche davanti al mare e a Pirri 

Finché corte non vi separi. Al contrario: quella del Castello di San Michele, assieme agli spazi interni dell'antica fortezza in cima al colle, diventerà un luogo che unirà molti novelli sposi. Lo prevede una delibera che sta per essere presentata in Giunta comunale: il castello sarà una delle sedi in cui gli innamorati potranno organizzare il proprio matrimonio (o la propria unione civile, se sono dello stesso sesso) con il rito, appunto, civile. Se si vuole abbondare con i fiori, ci sono quelli dei Giardini pubblici nel Terrapieno, che compare nell'elenco degli scenari destinati a ospitare i matrimoni che sono stati già individuati dal Comune. E se proprio ci si vuole unire con il rito civile, ma gli sposi vogliono ugualmente farsi scattare le foto-ricordo davanti alla maestosa Cattedrale nel quartiere di Castello, basta organizzare la celebrazione nello stabile a fianco, quello che oggi si chiama Palazzo di Città. Anche Pirri avrà un luogo esterno alla sede istituzionale della Municipalità nel quale si potranno celebrare i matrimoni e le unione con il rito civile: probabilmente sarà l'ex Vetreria, ma ha buone quotazioni anche il Parco di Terramaini. Deciderà la stessa Municipalità.
LA RICERCA L'elenco dei luoghi comunali dove prendere moglie o marito si allungherà di altri tre scenari, ancora da individuare. Uno sarà in città a Cagliari, gli altri due al mare ma comunque all'interno del centro urbano, dunque non al Poetto. A quanto sembra, tra le sedi papabili ci sono Su Siccu, Calamosca e Marina Piccola.
IL COMUNE «Già quando si stava formando la nuova Giunta», spiega l'assessore ai Servizi demografici, Danilo Fadda, «il sindaco Massimo Zedda mi ha parlato della necessità di rendere possibili i matrimoni civili anche al di fuori di Palazzo Bacaredda in via Roma e della sede della Municipalità di Pirri». Il lavoro di ricerca dei luoghi che meglio si prestano all'esigenza degli sposi (e dei civilmente uniti) è pressoché concluso. In particolare, si attende di conoscere la decisione della Municipalità per quanto riguarda Pirri e i due scenari sul mare nel centro urbano, oltre che un altro luogo sempre in città.
LA BUROCRAZIA Certo, qualche ostacolo burocratico da superare c'è. I matrimoni civili devono essere celebrati in luoghi dichiarati “casa comunale”: sarà dunque necessario creare in ciascun punto un piccolo ufficio dello Stato civile, che aprirà solo nei giorni e negli orari in cui sono previsti matrimoni, che ovviamente continueranno a essere celebrati anche nel Municipio di via Roma.
TARIFFE PIÙ CARE Ci sarà da spendere di più per un rito civile un po' meno compassato rispetto a quello classico a Palazzo Bacaredda, che è gratuito solo per i matrimoni in cui uno degli sposi è residente e che siano celebrati in orario di servizio del personale. Sposarsi al di fuori dell'orario costa 70 euro, che diventano cento nei prefestivi. Se a sposarsi (o unirsi civilmente) sono due non residenti, la tariffa sale a 180 euro in orario di servizio, 200 fuori orario di servizio e 220 nei giorni prefestivi. Formare una nuova famiglia con un rito non in Municipio costerà di più: la tariffa è da stabilire. Ma vuoi mettere, come vengono meglio le foto?
Luigi Almiento