Anci, i sindaci verso l’elezione del presidente: proposta unitaria di Deiana
I sindaci sardi sono convocati venerdì 18 ad Abbasanta per eleggere il nuovo presidente dell‘Anci. Di fatto prosegue, con molto ritardo, l’assemblea del 23 settembre scorso, il cui voto venne poi annullato: vennero rilevate alcune irregolarità (nelle urne c’era una scheda in piu) e Giuseppe Ciccolini, uno dei due candidati, non raccolse il quorum necessario. Da allora un susseguirsi i incontri per provare a trovare una soluzione unitaria. Una soluzione che Emiliano Deiana prova a trovare con una lettera invitata alle altre 376 fasce tricolori dell’Isola.
Deiana, primo cittadino a Bortigiadas, fa una proposta in tre punti. Con una postilla per nulla irrilevante: “Lascio aperta – scrive – la mia disponibilità a confrontarmi nel voto con uno o più candidati e, nel caso mi venga espressamente richiesto, a fare un passo di lato – insieme all’altro competitore del 23 settembre – per agevolare una soluzione unitaria, condivisa e altrettanto democratica”.
Il sindaco gallurese suggerisce intanto “la convocazione di una pre-assemblea programmatica che individui i 5 temi su cui si può trovare un larghissimo consenso”. Nelle lettera sono indicati “indipendenza dell’Anci dai partiti e dai governi (nazionali o regionali); piena affermazione dell’autonomia speciale della Sardegna attraverso la riscrittura del nuovo Statuto; finanza locale: contrasto alle norme sul bilancio armonizzato, salvaguardia e aumento del fondo unico sulla base dell’aumento delle entrate fiscali”. Ancora: “Regionalizzazione della finanza locale; azioni innovative di contrasto al fenomeno dello spopolamento e politiche di sviluppo delle aree interne e piena integrazione fra aree urbane e aree rurali; modifica della normativa sulle funzioni associate col rilancio dell’autonomia comunale e la volontarietà delle stesse”.
Quindi ecco il secondo passaggio: ” Elezione di una commissione, politicamente e territorialmente rappresentativa, col compito di costruire una lista unitaria che abbia le caratteristiche di rappresentare i territori, i generi (con particolare attenzione al genere meno rappresentato nelle istituzioni sarde) e il pluralismo politico”.
Terzo e ultimo punto: ” Si proceda, infine, a una votazione serena e democratica sul presidente dopo aver costruito dalle fondamenta le ragioni dello stare insieme col pieno riconoscimento delle posizioni di tutti sul programma e sulla rappresentanza”. Deiana chiude così: “Chi meglio dei sindaci può interpretare le ragioni di un’unità sostanziale e non solo di facciata. Alla votazione devono partecipare, certamente, i due candidati del 23 settembre e, per parte mia, non ho preclusioni di sorta rispetto a candidature aggiuntive e/o di sintesi”.