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Cagliari virtuosa, il depuratore di Is Arenas tra i migliori d'Italia Lo dicono i risultati di Legam

Fonte: web Castedduonline.it
15 novembre 2016

 

Autore: Redazione Casteddu Online il 14/11/2016 17:55

 

 

Il depuratore di Is Arenas si conferma tra i migliori d’Italia per capacità di depurazione. Sono stati resi noti oggi i risultati della ricerca di Legambiente realizzata in collaborazione con l'Istituto di ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore (Ecosistema Urbano), che posiziona l’impianto cagliaritano ai vertici della classifica in compagnia di quello nuorese (Su Tuvu), che però tratta una quantità di reflui nettamente inferiore rispetto a Is Arenas. E’ invece elevato il bacino d’utenza dell’impianto di Cagliari poiché oltre agli scarichi provenienti dal capoluogo accoglie anche quelli dell’hinterland.

Tenuto conto della percentuale di  abitanti allacciati alla rete fognaria, dei giorni di funzionamento dell'impianto di depurazione e della capacità di abbattimento degli inquinanti (COD), Is Arenas è classificato tra i migliori impianti d’Italia.

POETTO E PARCO DI MOLENTARGIUS. Abbanoa attraverso la gestione di 13mila km di reti e grazie ai suoi 344 depuratori depura gli scarichi per rilasciarli puliti nell'ambiente e preservare la bellezza dell'Isola e la tutela delle spiagge. Importantissima è, in questo senso, proprio l'attività svolta dall'impianto di Is Arenas, che oltre alla tutela del litorale cagliaritano (dagli ultimi campionamenti di Goletta Verde il Poetto si conferma mare pulito e sicuro), contribuisce al mantenimento dell'equilibrio idro-salino degli stagni di Molentargius. Una parte di acqua depurata viene infatti reimmessa nel parco, area umida di valore internazionale per la presenza dell'avifauna: l'ecosistema del Molentargius è infatti uno dei siti più importanti in Europa per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici.

LOTTA AGLI SCARICHI ABUSIVI. E’ stata incisiva l’azione di lotta agli scarichi abusivi e ai conferimenti illegittimi nei depuratori avvenuta anche nel 2016.  Dal 2010 Abbanoa ha censito 6137 attività produttive; eseguito 2744 ispezioni; effettuato 497 controlli sulla qualità dei reflui, presentato 753 denunce.

Abbanoa nel corso del 2015 e nei primi sei mesi dell'anno ha dovuto far fronte ad una vera e propria emergenza: nei depuratori sono finiti addirittura scarti di macellazione. Danni agli impianti e all’attività di depurazione sono stati causati anche dalle rimanenze liquide oleose del processo di trasformazione del latte, dalla lavorazione delle olive e delle uve, dagli scarichi di oli minerali (oli di macchina) o dagli idrocarburi  liberamente rilasciati nelle fognature (relativi per esempio ai lavaggi delle cisterne dei condomini) oppure, ancora, dai residui di vernici (carrozzerie).

Tra i depuratori per i quali sono stati segnalati alle autorità competenti scarichi non autorizzati tra il 2015 e il 2016 figurano Usini (vinificazione); Oliena (caseificazione e vinificazione); Settimo San Pietro  (macellazione carni); Lanusei (molitura); Mamoiada (caseificazione e vinificazione); Thiesi (caseificazione e vinificazione); San Gavino Monreale (macellazione carni); Villanovaforru (caseificazione); Marrubiu (caseificazione); Buddusò (caseificazione); Dorgali (caseificazione e vinificazione); Nulvi(caseificazione e vinificazione); Oschiri (caseificazione); Guspini (vinificazione); Dolianova (Caseificazione, molitura); Muravera - Costa Rey (scarichi di pulizia fosse settiche); Serdiana (vinificazione), Olbia (Attività alberghiero ristorativa); Arzachena (Attività alberghiero ristorativa).